La supplica del Papa alla Madonna di Guadalupe: l'odio non segni la storia
Antonella Palermo - Città del Vaticano
In mezzo ai conflitti che non cessano, alle ingiustizie e ai dolori che cercano sollievo, Maria di Guadalupe proclama il nucleo del suo messaggio: "Non sto forse qui io, che sono tua madre?".
Leone XIV presiede la Messa nella Basilica di San Pietro in memoria della Beata Vergine Maria di Guadalupe, particolarmente venerata dalle popolazioni latino-americane, tanto che ogni anno sulla montagna del Tepeyac, nell'attuale capitale messicana, milioni di pellegrini visitano il santuario a Lei dedicato. Lì è conservato il mantello (tilmàtli) di Colei che apparse per la quarta volta a distanza di pochi giorni, il 12 dicembre del 1531 all'azteco Juan Diego Cuauhtlatoatzin.
La tradizione riferisce di parole di grande rassicurazione espresse dalla Signora in occasione di queste manifestazioni. Il segno prodigioso che si trattasse della Vergine Maria fu l'invito di lei al giovane a raccogliere rose, fuori stagione, e a metterle in un mantello sul quale, quando fu portato al vescovo di allora, rimase impressa l'immagine di quello che sarebbe passato alla storia come l'incontro tra i nativi e Cristo. La fragilità della fibra vegetale di cui è composto, diversi attentati e un incendio non lo hanno corrotto. La Madonna qui si mostra come una giovane indiana chiamata dai fedeli “Virgen morenita”. L'immagine che ritrae quel volto e quel manto così riconoscibile è esposta ai piedi del baldacchino della basilica vaticana. A Lei il Papa, nell'omelia pronunciata in spagnolo come l'intera liturgia, si affida: è la "Madre dell'amore" che si lascia trasformare dal fuoco ardente della Parola di Dio. Ricorda poi l'episodio delle apparizioni attraverso le quali "negli abitanti dell'America" si risvegliò "la gioia di sapersi amati da Dio".
LEGGI QUI IL TESTO INTERGRALE DELL'OMELIA DEL PAPA
I governanti custodiscano la dignità di ciascuno
Maria sostiene con la sua presenza quando la vita diventa insopportabile, rammenta il Pontefice che, con il cuore di un figlio, affida alla Vergine l'intima preghiera per apprendere, innanzitutto, a percepire e vivere questa figliolanza. "Dicci come procedere nella fede quando le forze vengono meno e le ombre crescono. Facci comprendere che con te anche l’inverno diventa tempo di rose". E poi il messaggio per un tempo presente pieno di ombre, ribadito anche nelle intenzioni della preghiera universale:
Madre, insegna alle nazioni che vogliono essere figlie tue a non dividere il mondo in fazioni irriconciliabili, a non permettere che l’odio segni la loro storia, né che la menzogna scriva la loro memoria. Mostra loro che l’autorità deve essere esercitata come servizio e non come dominio. Istruisci i loro governanti nel loro dovere di custodire la dignità di ogni persona in tutte le fasi della sua vita. Fa’ di quei popoli, figli tuoi, luoghi dove ogni persona possa sentirsi accolta.
Crimine, dipendenze, mancanza di senso: i giovani a rischio
La preoccupazione per i più giovani è forte da parte del Papa e la esprime con una invocazione specifica affinché essi siano messi nelle condizioni di scegliere il bene, abbiamo il coraggio di restare saldi nella fede, "anche se il mondo spinge in un'altra direzione".
Mostra loro che tuo Figlio cammina al loro fianco. Che nulla affligga il loro cuore affinché possano accogliere senza paura i piani di Dio. Allontana da loro le minacce del crimine, delle dipendenze e del pericolo di una vita priva di senso.
Tenerezza e fermezza siano i valori con cui le famiglie possono educare i propri figli, è l'auspicio di Leone: "Che ogni casa sia scuola di fede". E anche in questa liturgia, il Papa mostra di tenere in modo assai particolare all'unità: prega per chi semina discordia e disorienta il desiderio in chi cerca Dio. Prega perché si ristabilisca la comunione, perché i figli della Chiesa non siano divisi.
Cerca, Madre, quanti si sono allontanati dalla santa Chiesa: che il tuo sguardo li raggiunga dove il nostro non arriva, abbatti i muri che ci separano e riconducili a casa con la forza del tuo amore.
La preghiera per i consacrati e per il Successore di Pietro
Nei pensieri del Pontefice non mancano coloro che hanno consacrato la vita a Cristo: "Rinnova il loro primo amore", è la sua preghiera per intercessione di Maria.
Custodisci la loro interiorità nella preghiera, proteggili nella tentazione, incoraggiali nella stanchezza e soccorri quanti sono abbattuti.
Infine Papa Leone indica nella via dell'umiltà lo spirito con cui vivere e portare nel mondo il Vangelo: "Siamo suoi semplici servitori", afferma. Riferendosi a se stesso a cui è stato affidato il ministero petrino, recita la sua invocazione citando le parole di San Giovanni Paolo II:
Madre “del vero Dio per il quale si vive” vieni in aiuto del Successore di Pietro, affinché confermi nell’unico cammino che conduce al Frutto benedetto del tuo ventre quanti mi sono stati affidati. Ricorda questo tuo figlio “a cui Cristo ha affidato le chiavi del regno dei cieli per il bene di tutti”, che queste chiavi servano “per legare e per sciogliere, a redenzione di ogni umana miseria”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui
