Cerca

L'arcivescovo Gabriele Caccia, Nunzio Apostolico e Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, è intervenuto ieri 17 dicembre a New York. L'arcivescovo Gabriele Caccia, Nunzio Apostolico e Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, è intervenuto ieri 17 dicembre a New York. 

Caccia: rendere le nuove tecnologie dell’informazione accessibili, tutelare i bambini

L’osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite è intervenuto al Vertice mondiale sulla società dell'informazione, tenutosi il 16 e il 17 dicembre a New York. Commentando il documento sui risultati di venti anni di attività, il presule ha auspicato che lo sviluppo di queste risorse tenga presente la “persona umana” e il “bene comune”

Vatican News

“I progressi nella tecnologia dell'informazione, in particolare nella sfera digitale, offrono opportunità per l'eliminazione della povertà, la crescita economica, lo sviluppo sociale e la sostenibilità. Tuttavia, bisogna riconoscere che tali progressi non sono privi di rischi significativi, che dipendono dalle scelte compiute nel corso del loro sviluppo”. Lo ha sottolineato l’arcivescovo Gabriele Caccia, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, intervenendo ieri, mercoledì 17 dicembre, alla riunione sulla revisione complessiva dell'attuazione ventennale dei risultati del Vertice mondiale sulla società dell'informazione, che si è svolta presso la sede newyorkese dell’Onu.

I rischi delle nuove tecnologie

I rischi per l’umanità vengono soprattutto dagli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale, ha detto monsignor Caccia che ha citato un passaggio di un recente discorso di Papa Leone XIV ai partecipanti alla Conferenza “Intelligenza artificiale e cura della nostra casa comune”. L’IA "ha certamente dischiuso nuovi orizzonti per la creatività – avvertiva il Pontefice lo scorso 5 dicembre dalla Sala del Concistoro - ma solleva anche domande preoccupanti circa le sue possibili ripercussioni sull’apertura dell’umanità alla verità e alla bellezza, sulla nostra capacità di stupirci e di contemplare”.

Il documento di revisione dell’attuazione dei risultati, prodotto dal World Summit on the Information Society (Vertice mondiale sulla società dell'informazione), contiene una sezione sui diritti umani e sulle “dimensioni etiche della società dell’informazione”, che “la Santa Sede apprezza”, ha detto l’osservatore permanente della Santa Sede. Soprattutto il proposito di tutelare legislativamente gli utenti più giovani e fragili di queste tecnologie. “Questa sezione – ha osservato il presule - sottolinea la necessità di un'efficace gestione etica e di quadri normativi, al fine di garantire la protezione di tutti gli utenti, in particolare dei bambini, dai potenziali danni associati all'uso improprio delle Tecnologie dell'informazione e della comunicazione”.

Cooperazione e investimenti internazionali

Alla Santa Sede sta a cuore non solo la protezione dei più fragili, ma anche la più ampia diffusione possibile dell’accessibilità a queste nuove tecnologie. “Per colmare l'attuale divario digitale – ha evidenziato l'arcivescovo - sono quindi necessari una maggiore cooperazione internazionale, condizioni e politiche che favoriscano la crescita economica e lo sviluppo facilitando gli investimenti, l'innovazione e una governance efficace, nonché risorse finanziarie e tecnologiche”.

Infine, il presule ha espresso gli auspici della Santa Sede “che tra dieci anni l'impatto di questi sviluppi tecnologici avranno servito gli interessi dell'umanità nel suo complesso”. Un obiettivo che può essere raggiunto solo tenendo saldo il principio “che le tecnologie emergenti rimangano orientate alla dignità della persona umana e del bene comune”, ha concluso monsignor Caccia citando il messaggio di Papa Leone XIV ai partecipanti del Builders AI Forum.

Il documento finale della riunione ad alto livello dell'Assemblea generale sulla revisione complessiva dell'attuazione dei risultati del Vertice mondiale sulla società dell'informazione è stato adottato all'unanimità.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

18 dicembre 2025, 10:46