G9 delle onde corte in Vaticano, Ruiz: coordinare è costruire ponti
Michele Raviart -Città del Vaticano
“In un'epoca in cui la tecnologia evolve rapidamente, la radio a onde corte continua a svolgere un ruolo insostituibile nel fornire informazioni, promuovere il dialogo e rimanere vicina a coloro che vivono in zone di crisi, conflitto, isolamento o povertà” e per questo, ha sottolineato monsignor Lucio Adriàn Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, la cooperazione internazionale è preziosa nel “garantire che la voce dei popoli, delle nazioni e delle istituzioni possa raggiungere ogni angolo del mondo, anche i più remoti”.
Ruiz: favorire l'ascolto reciproco e garantire la ricezione di ogni messsaggio
L’occasione del messaggio è la riunione in Vaticano del “Gruppo G9 Shortwave”, di cui fa parte la Radio Vaticana, per l’assegnazione delle frequenze ad onde corte a livello mondiale per il periodo che andrà dal marzo all’ottobre 2026. Al contrario di altre emissioni come l’FM, infatti, le onde corte, in base a quanto previsto dal radio-regolamento internazionale, non hanno una frequenza preassegnata, dipendendo dall’attività solare, necessitano due volte l’anno, in corrispondenza della variazione di orario in estate e in inverno, di un coordinamento internazionale per stabilire a che frequenza possono trasmettere le emittenti. “Coordinare le frequenze”, ha ribadito monsignor Ruiz, “significa in definitiva costruire ponti: evitare interferenze, favorire l'ascolto reciproco e garantire che ogni messaggio possa essere ricevuto chiaramente. Si tratta certamente di un compito tecnico, ma anche profondamente umano”.
Il ruolo internazionale della Radio Vaticana
L’evento si è svolto nella “Palazzina Marconi”, voluta dall’inventore e premio Nobel per le Fisica in Vaticano, e in particolare nella sala, inaugurata nel 2024 e dedicata a Papa Pio XI. “Sotto il suo pontificato, nel 1931, fu costruito il trasmettitore Marconi del Vaticano, la prima sede di Radio Vaticana”, ha ricordato nel suo saluto introduttivo l’ingegnere Francesco Masci, direttore della Direzione tecnologica del Dicastero per la comunicazione. La Città del Vaticano aveva già ospitato le riunioni del G9 nel 2022, ma le riunioni si erano svolte nella palazzina Leone XIII nei Giardini Vaticani. “Allora avevo un sogno”, ha sottolineato Masci ai presenti, “ristrutturare la palazzina Marconi e creare uno spazio per conferenze internazionali sulle telecomunicazioni”.
Nel 2026 l'approvazione del piano a Kuala Lumpur
Il gruppo “G9 Shortwave” è nato nei primi anni 60 ed è composto, oltre che dalla Radio Vaticana, da Adventist World Radio, di proprietà della chiesa cristiana avventista del settimo giorno, Encompass, i tedeschi di Deutsche Welle e Media Broadcast, gli statunitensi della Federal Communications Commission e dell’United States Agency for Global Media (AGM, i francesi di Tèlèdiffusion de France e Mglob S.A, che trasmette da Antananarivo in Madagascar. Il suo compito è quello di pre-coordinare il piano di assegnazione delle frequenze ad onde corte che sarà formalizzato a livello istituzionale all’inizio del 2026 a Kuala Lumpur, in Malaysia, dall’HFCC (High Frequency Coordination Conference), formata dai Paesi dell’Unione internazionale delle Comunicazioni (ITU) interessati alle onde corte.
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