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Un momento dell'incontro presso la Sala Conferenze dei Musei Vaticani Un momento dell'incontro presso la Sala Conferenze dei Musei Vaticani 

Vaticano, un Seminario per la Tutela di minori e persone Vulnerabili

Oggi, giovedì 20 novembre, i Musei Vaticani hanno ospitato un appuntamento organizzato dal Governatorato dello Stato Vaticano e dall’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica. Occasione di approfondimento e studio su un tema che ha visto tanto Papa Francesco quanto Papa Leone XIV attivarsi per prevenire ogni forma di abuso e stimolare la creazione sempre maggiore di reti di protezione a salvaguardia dei "piccoli del Signore"

Francesco De Remigis - Città del Vaticano

Una giornata di confronto e formazione, utile non solo a comprendere quanto finora si sia fatto in Vaticano per la tutela dei minori, ma anche per invitare l'intera comunità di lavoro della Santa Sede a “restare vigile” anche all'esterno, per prevenire abusi e proseguire il cammino intrapreso, ricorrendo anche agli strumenti che la psicologia offre, invitando a cogliere segnali di disagio, dando peso agli alert, e tenendo a mente che l’attenzione al tema è massima non soltanto fuori, attraverso le parole del Papa, ma anche all'interno delle Mura Leonine.

Le nuove "leggi" in materia di abusi

Basti pensare al chirografo di Papa Francesco per l’istituzione della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, del 22 marzo 2014, al Motu Proprio “Come una Madre Amorevole", del 5 settembre 2016, alle Linee Guida per la protezione dei minori e delle persone vulnerabili del Vicariato della Città del Vaticano, del 26 marzo 2019, al Motu Proprio “Vos estis lux mundi”, del 25 marzo 2023, che aggiorna la precedente versione del 7 maggio 2019, fino alla legge CCXCVII, del 26 marzo 2019. Strumenti al servizio della comunità, arricchiti dalle recenti dichiarazioni di Leone XIV che invitano tutti a salvaguardare “i piccoli del Signore”.

S.E.R. Mons. Emilio Nappa, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano
S.E.R. Mons. Emilio Nappa, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano

Identificare e prevenire e obbligo di denuncia

Dopo la Messa presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, i partecipanti si sono riuniti ai Musei Vaticani, che hanno visto rappresentate tutte le componenti della Sede Apostolica, i Dicasteri, tra cui quelli per l’Evangelizzazione e per la Dottrina della Fede, ma anche università, come la Pontificia Lateranense. Oltre a questi, anche Caritas Internationalis e vari esperti. Con le due leggi del 2019 sopra citate, ha spiegato monsignor Marco Sprizzi, presidente dell’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA), il Papa prevede che l’ULSA organizzi, di concerto con il Servizio di accompagnamento della Direzione Sanità e Igiene del Governatorato, rappresentato nel Seminario dall’avvocatessa Floriana Gigli (Ufficio Giuridico del Governatorato) e da Paolo Maurizio Soave, programmi di formazione per il personale “circa i rischi in materia di sfruttamento, di abuso sessuale e di maltrattamento dei minori, nonché sui mezzi per identificare e prevenire queste offese e sull’obbligo di denuncia”. Il seminario corrisponde dunque a un preciso compito di carattere formativo nei riguardi di tutta la comunità di lavoro della Santa Sede.

Al centro, Mons. Marco Sprizzi, Presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA)
Al centro, Mons. Marco Sprizzi, Presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA)

Sprizzi (ULSA): "Continuare a formare le coscienze"

Il “corso” si tiene nella Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza, che si celebra proprio il 20 novembre. Come hanno ricordato sia il cardinale Gambetti, sia monsignor Emilio Nappa, segretario generale del Governatorato, la questione degli abusi “è una piaga terribile che ha infettato la comunità sociale nel suo insieme, a partire anche da quelli familiari e scolastici ed ha purtroppo riguardati anche membri della Chiesa, del Clero e non solo scuotendo profondamente la comunità ecclesiale negli ultimi decenni”, ha spiegato Sprizzi. La Chiesa guidata dal magistero pontificio soprattutto degli ultimi tre Papi ha reagito vigorosamente e sempre più efficacemente davanti a questa terribile sfida.

Dal messaggio di Leone per "Proyecto Ugaz" in Perù a quello inviato nelle Filippine

Durante il seminario sono stati ricordati alcuni interventi di Papa Leone XIV sul tema degli abusi. Il 21 giugno il Papa ha inviato un messaggio per lo spettacolo teatrale Proyecto Ugaz, in Perù, dedicato a Paola Ugaz, nota per le sue inchieste sugli abusi. Ha espresso gratitudine a quanti hanno perseverato nella causa riaffermando l’impegno a garantire la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili, facendo suo l’appello del predecessore. Ancora più di recente, il 23 ottobre, Papa Leone si è rivolto, sempre con un messaggio, alla Conferenza nazionale per la tutela dei minori nelle Filippine, con oltre 300 delegati. Nel messaggio a questa assise, il Papa ha auspicato che i lavori portino all'attuazione di politiche e pratiche essenziali che garantiscano la trasparenza nel trattare i casi, promuovere una cultura della prevenzione e salvaguardino questi piccoli del signore. "Un incoraggiamento che sentiamo rivolto qui oggi anche a noi, non bisogna abbassare la guardia, ma al contrario dobbiamo continuare a formare le nostre coscienze e nutrire il nostro bagaglio di conoscenze per garantire ambienti salutari anche all’interno del Vaticano, nella famiglie, nelle Pastorali”, ha rimarcato monsignor Sprizzi.

Alí Herrera: "La Sinodalità si avvia con la solidarietà"

Al seminario è intervenuto anche il vescovo Luis Manuel Alí Herrera, segretario della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, che si occupa da quindici anni di questi temi. Il presule colombiano testimonia “l’estrema attenzione con cui i Papi Benedetto, Francesco e ora Leone hanno risposto con diligenza e questa tematica”. L'applicazione della giustizia e la prevenzione devono procedere insieme, sostiene: "Per questo, pur nella piena indipendenza della Commissione, le nostre politiche di prevenzione sono chiamate a coordinarsi, e anche per questo la Commissione ha sviluppato l'iniziativa Memorare", che aiuta le Chiese particolari a sviluppare un’attenzione adeguata alle vittime, e che "è il segno che la Sinodalità si avvia con la solidarietà".

S.E.R. Mons. Luis Manuel Alí Herrera, Segretario della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori
S.E.R. Mons. Luis Manuel Alí Herrera, Segretario della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori

La Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e la 'Praedicate evangelium'

Quando ci riuniamo come Chiesa per riflettere sulla protezione dei minori, ha aggiunto monsignor Alí Herrera, non stiamo discutendo solo di norme, protocolli e requisiti amministrativi, al contrario tocchiamo uno dei punti più sensibili della nostra identità come Chiesa, perché non siamo una istituzione come le altre, nasce dal Vangelo. Proprio per questo, la protezione e la tutela non pouò essere considerata accessoria, ma una dimensione costitutiva della sua missione". Negli ultimi decenni, ha concluso il segretario di Tutela Minorum, "la Chiesa ha attraversato un periodo difficile segnato da scandali che hanno danneggiato la sua credbilità e casuato dolore alle vittime e sconcerto nelle comunità cristiane, ma nella Commissione Pontificia lo viviamo come un tempo in cui la verità è venuta a galla e in cui la Chiesa è chiamata anche a rinnovarsi, ad agire. In questo contesto, con Praedicate evangelium, la Commissione per la Tutela dei minori ha ricevuto un nuovo mandato, organismo stabile della Curia, eretto accanto al Dicastero per la Dottrina della fede".

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20 novembre 2025, 14:34