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Hebdomada Papae, il Gr in latino dell'11 gennaio

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle ore 12.30. In sommario: il Papa all’udienza generale denuncia che troppi bambini sono sfruttati; aperta la Porta Santa Basilica papale di San Paolo fuori le Mura; Francesco alle Chiese orientali per il Natale: prego che ci sia pace

“HEBDÓMADA PAPAE”

NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE

Die undécimo mensis Ianuárii anno bismillésimo vicésimo quinto

 

TÍTULI

Ex Generáli Audiéntia Pontíficis verba: nimis multi párvuli quǽstui habéntur; quod ne léviter ferámus.

Papális Basílicae Sancti Páuli extra Moénia Porta Sancta apéritur.

Ecclésiis Orientálibus natalício témpore dicit Francíscus: orémus ad pacem deprecándam.

Salútem plúrimam ómnibus vobis audiéntibus núntios Latínos dicit Amadéus Lomonaco.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

NOTÍTIA 1

In Audiéntia Generáli Francíscus Papa de improbitáte est locútus, qua párvulis ópera imponúntur. Post catechésim hortátus est ad pacem conciliándam. Refert Márius Galgano.

De párvulis disséruit Papa Francíscus qui quǽstui infelíciter habéntur. Hódie – effátus est  Póntifex - difficúlter “parvulórum óculos respícimus qui abiciúntur atque in quibus quaestum locámus quibúsque abútimur”. Ipsíus hortátu, quod praeter exspectatiónem evénit, considerétur: “sǽculum, quod intellegéntiam artificiálem réperit ac prae se fert plúrium mundórum praeséntiam, parvulórum plaga afflígitur, qui humiliántur, quǽstui habéntur ac mortífero vúlnere afficiúntur”. Áddidit ínsuper Póntifex quod “in unaquáque terrárum orbis parte párvuli reperiúntur qui quǽstui tradúntur ob oeconómiam quandam quae vitam servándam non putat”, quae quidem oeconómia “máximum nostrum spei amorísque receptáculum delet”. Exhortátus est exínde Póntifex ad orándum ut omnes terrárum orbis púeri “in aetáte, sapiéntia et grátia adoléscere” possent. Audiéntiae Generális sub finem suéta ex corde prótulit verba Francíscus: “Ne obliviscámur pro pace oráre” in laceráta Ucraína, Názareth, Ísrael atque in cunctis Natiónibus propter dimicatiónibus exháustis.

NOTÍTIA 2

Nunc de spei Iubilǽo est loquéndum: in Basílica Sancti Páuli extra Moénia quinta et postréma Porta Sancta apérta est. Refert Eugénius Murrali.

“Laetátus sum in eo, quod dixèrunt mihi: “In domum Dómini íbimus”. Stantes iam sunt pedes nostri in portis tuis, Ierúsalem” (Ps 122, 1-2). Psalmístae verba et cornus sónitus postrémae Portae Sanctae pedetémptim paténtem ritum sunt comitáta, apud Papálem Basílicam Sancti Páuli extra Moénia, quem in Epiphaníae Dómini pervigílio, die domínico quinto mensis Ianuárii, egit cardinális archiprésbyter Iacóbus Míchael Harvey. Quod in Basílica, sǽculo undevicésimo incéndio ambústa, significávit celebrátio, duóbus verbis continétur, praecípuis nempe in Anno Sancto: quae sunt laetítia ac spes, “laetítia scílicet – asseverávit cardinális – quóniam Salvátor natus est, spes, quia Christus est spes nostra”. Cardinális Harvey tandem autumávit spem experíri nos posse étiam “hoc quoque témpore post pestiléntiam perlátam, quod cǽdibus contentionibúsque affícitur”.

NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE

Ex institúto quod X appellátur, cóclea Póntifex, sua “ómina communitátibus Ecclesiárum Orientálium vertit, quae die séptimo mensis Ianuárii Dómini Nativitátem celebrárunt. “Peculiárem in modum precor – scripsit Francíscus – pro iis qui ob dimicatiónes mala patiúntur. Ómnibus útique Iesus, Pacis Princeps, pacem serenitatémque áfferat”.

Ad finem tandem pervenímus, nova, próxima hebdómada.

“HEBDOMADA PAPAE”
        Notitiae Vaticanae Latine redditae
           11 gennaio 2025

Il Papa all’udienza generale: troppi bambini sfruttati, non restiamo indifferenti

Aperta la Porta Santa Basilica papale di San Paolo fuori le Mura

Francesco alle Chiese orientali per il Natale: prego che ci sia pace

Un cordiale saluto a tutti voi da Amedeo Lomonaco e bentornati all’ascolto del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

All’udienza generale Papa Francesco si è soffermato sulla piaga del lavoro minorile. Dopo la catechesi, ha lanciato un appello per la pace. Il servizio di Mario Galgano.

È rivolto ai bambini, quelli drammaticamente feriti dallo sfruttamento, il pensiero di Francesco. Oggi, ha detto il Pontefice, si fa fatica “a guardare negli occhi un bambino che è stato lasciato ai margini e che viene sfruttato e abusato”. Ed ha esortato a pensare a questo paradosso: “il secolo che genera intelligenza artificiale e progetta esistenze multiplanetarie non ha fatto ancora i conti con la piaga dell’infanzia umiliata, sfruttata e ferita a morte”. Il Papa ha poi sottolineato che “in ogni parte della terra ci sono bambini sfruttati da un’economia che non rispetta la vita”. Un’economia che “brucia il nostro più grande giacimento di speranza e di amore”. Dal Papa anche l'invito a pregare perché tutti i bambini del mondo possano “crescere in età, sapienza e grazia”. Al termine dell’udienza generale, Francesco ha infine lanciato un accorato appello: “Non dimentichiamo di pregare per la pace” nella martoriata Ucraina, a Nazaret, in Israele e in tutti i Paesi scossi da conflitti.

Parliamo ora del Giubileo della speranza: nella Basilica di San Paolo fuori le mura è stata aperta la quinta e ultima Porta Santa. Il servizio di Eugenio Murrali:

"Quale gioia, quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore. Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme”. Le parole del salmista e il suono del corno hanno accompagnato il rito di apertura dell’ultima Porta Santa, nella Basilica papale di San Paolo fuori le Mura, presieduto alla vigilia dell’Epifania, domenica 5 gennaio, dal cardinale arciprete James Michael Harvey. Il binomio che ha delineato la celebrazione nella basilica, distrutta da un incendio nel XIX secolo, è stato ritmato da due parole centrali dell’Anno Santo: gioia e speranza. “La gioia - ha detto il porporato - perché è nato il Salvatore, la speranza perché Cristo è la nostra speranza”. Il cardinale Harvey ha affermato infine che si sperimenta la speranza anche “in questo periodo post pandemia purtroppo ferito da tragedie e guerre”.

(NOTIZIE)

In un post su X dall’account @Pontifex il Papa ha rivolto i suoi “auguri alle comunità ecclesiali dell’Oriente” che il 7 gennaio hanno celebrato il Natale. “Assicuro in modo particolare la mia preghiera - ha scritto Francesco - per chi soffre a causa dei conflitti. A tutti Gesù, Principe della Pace, porti pace e serenità”.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

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11 gennaio 2025, 12:40