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Dalle pene capitali commutate in ergastoli negli Stati Uniti all’abolizione della pena di morte nello Zimbawe fino all’annuncio delle scarcerazioni a Cuba: così la speranza del Giubileo diventa concreta Dalle pene capitali commutate in ergastoli negli Stati Uniti all’abolizione della pena di morte nello Zimbawe fino all’annuncio delle scarcerazioni a Cuba: così la speranza del Giubileo diventa concreta
Editoriale

Così la speranza del Giubileo diventa concreta

Dalle pene capitali commutate in ergastoli negli Stati Uniti all’abolizione della pena di morte nello Zimbawe fino all’annuncio delle scarcerazioni a Cuba

Andrea Tornielli

L’apertura della Porta Santa del Giubileo, lo scorso 24 dicembre, era stata preceduta poche ore prima dalla decisione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di commutare in ergastolo la condanna a morte per 37 detenuti nelle carceri federali. All’inizio di gennaio altre due belle notizie: nel North Carolina, il governatore ha concluso il suo mandato trasformando in carcere a vita le 15 condanne a morte pendenti nel suo Stato, mentre in Africa il presidente dello Zimbabwe ha cancellato la pena capitale dall’ordinamento del Paese. Ora, all’inizio di questo Anno Santo, arriva l’annuncio della scarcerazione di 553 prigionieri a Cuba.

Abbiamo tanto bisogno di segni di speranza che ci aiutino ad alzare lo sguardo dal triste panorama delle guerre e delle violenze: non poteva esserci avvio migliore per questo anno di grazia perché si tratta di notizie che collegano il Giubileo cristiano alla sua origine biblica, come ha ricordato Papa Francesco nella bolla di indizione Spes non confundit: «Propongo ai Governi che nell’Anno del Giubileo si assumano iniziative che restituiscano speranza; forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società; percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell’osservanza delle leggi».

È un richiamo antico, ha spiegato il Vescovo di Roma citando il Levitico, che «proviene dalla Parola di Dio e permane con tutto il suo valore sapienziale nell’invocare atti di clemenza e di liberazione che permettano di ricominciare: “Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti”».

Amnistia, condono della pena, clemenza si accompagnano alle due parole chiave di ogni Giubileo che sono misericordia e perdono. Il nostro mondo ne ha più che mai bisogno.

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15 gennaio 2025, 15:30