Cerca

Cookie Policy
Il portale Vatican News utilizza cookies tecnici o assimilati per rendere più agevole la navigazione e garantire la fruizione dei servizi ed anche cookies tecnici e di analisi di terze parti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookies.
ACCONSENTO
Radio Vaticana con voi
Programmi Podcast
L'arcivescovo Bernadito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York L'arcivescovo Bernadito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York 

Mons. Auza: sostenere i minori vittime dei conflitti per un futuro di pace

Mons. Bernardito Auza, Osservatore permanente presso l'ONU, è intervenuto ieri a New York, al dibattito promosso dalle Nazioni Unite sul tema della protezione dei minori nei conflitti armati. Dobbiamo fare di più, ha detto l'arcivescovo, per riabilitare i bambini sopravvissuti agli orrori delle guerre

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Si tratta di una questione, la protezione dei minori nel contesto dei conflitti armati, alla quale la Santa Sede attribuisce un'importanza fondamentale, ha esordito mons. Auza, i bambini infatti sono coloro che soffrono di più in ogni guerra. “È straziante che i bambini siano mutilati e uccisi, usati come scudi umani e come bombe umane”, ha dichiarato l’arcivescovo, raccomandando ogni sforzo per salvare e riabilitare i bambini già coinvolti in un conflitto, “non solo per il loro futuro ma per quello del mondo”. “Rinunciare a loro – ha continuato -  significa abbandonare le loro comunità e i loro Paesi. Non possiamo perdere questa generazione di bambini attualmente ad alto rischio”.

L'agenda Onu su minori e conflitti

Mons. Auza sollecita a fare di più per proteggere i bambini vittime dei conflitti mettendo in atto ciò che prevede l'agenda approvata dall'Onu: "Children and Armed Conflict", in grado di fornire gli strumenti per prevenire tutte le violazioni e gli abusi contro i bambini e per garantire che i responsabili siano riconosciuti responsabili. “Non dovremmo risparmiarci sforzi per attuarla pienamente”, dice l’arcivescovo, indicando alcune possibilità di miglioramento su alcuni punti.

Prevenzione e reinserimento delle vittime

Come primo punto, mons. Auza cita la grave responsabilità di agire per prevenire gli attacchi contro i bambini, il loro arruolamento come soldati, lo sfruttamento sessuale, i rapimenti e altri atti di violenza contro i minori.
Secondo, “la necessità di dare priorità all'efficace reinserimento di bambini precedentemente arruolati da forze armate o gruppi armati”. Questi  bambini sono vittime e come tali vanno aiutati mettendo a disposizione risorse adeguate.

Garantire istruzione e educazione

Infine, mons. Auza indica la necessità “di garantire il diritto all'istruzione per i bambini vittime di conflitti armati. Un'educazione solida è il modo migliore per assicurare che le vittime dei conflitti odierni operino per prevenire i conflitti di domani”. Attraverso le sue varie strutture educative, afferma l’Osservatore permanente, la Santa Sede e la Chiesa cattolica sono attivamente impegnate nel prendersi cura delle numerose giovani vittime della violenza

Proteggere i bambini per prevenire futuri conflitti

“Proteggere i bambini oggi previene i conflitti di domani”, conclude mons. Auza. Perciò "facciamo tutto il possibile per ridare un futuro ai bambini che sono caduti vittime di conflitti armati e sono sopravvissuti, aiutandoli a realizzare le loro aspirazioni più profonde” ciò favorirà la pace e la costruzione di comunità pacifiche.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

10 luglio 2018, 12:34
<Prec
Aprile 2025
LunMarMerGioVenSabDom
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
282930    
Succ>
Maggio 2025
LunMarMerGioVenSabDom
   1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031