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2025.12.10   Copertina podcast Raggi di verità

Ep. 1 - Anteprima, dal monologo al dialogo

"È un dialogo nato dalla sete, la sete di Dio per il cuore umano e la sete umana di Dio". Papa Leone XIV (Udienza generale, 29 ottobre 2025)

Il podcast "Raggi di verità – 60 anni dalla Nostra aetate" apre il suo cammino ricordando il cuore della dichiarazione conciliare: la Chiesa nulla rigetta di quanto è vero e santo nelle religioni del mondo e riconosce in esse "un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini". Il primo episodio offre una cornice teologica e storica attraverso la voce del cardinale George Jacob Koovakad, prefetto del Dicastero per il dialogo interreligioso.

Il porporato definisce la Nostra aetate "l'espressione concreta di una Chiesa che si fa colloquio", segnando il passaggio "da un atteggiamento di monologo… a un atteggiamento di dialogo e ascolto, senza rinunciare ai fondamenti tradizionali dell'identità cattolica". Ricorda che il riconoscimento degli "elementi di verità e di santità" nelle altre religioni "ci impedisce di vivere ai margini degli altri, senza ascoltarli, senza interessarci a loro, senza prenderli sul serio".

L’attualità della dichiarazione conciliare, promulgata il 28 ottobre 1965, emerge di fronte alle polarizzazioni contemporane: "Il dialogo interreligioso assume oggi una particolare rilevanza di fronte alle situazioni di polarizzazione, divisioni e assenza di un dialogo sincero e sereno". Ma il prefetto insiste: il dialogo non è una strategia bensì una vocazione teologica fondata sulle parole del documento: "Non possiamo invocare Dio come Padre… se ci rifiutiamo di comportarci da fratelli verso gli altri… Chi non ama non conosce Dio".

Tra le sfide odierne del dialogo interreligioso, il cardinale segnala la scarsa rappresentanza di donne e giovani, la "disinformazione digitale", gli "stereotipi religiosi", l’indifferenza e la secolarizzazione. Per questo, afferma, nella Chiesa emerge "la necessità di una maggiore sensibilizzazione e formazione sui principi del dialogo interreligioso" per superare "la paura dell’altro" e costruire comunità capaci di collaborazione per il bene comune.

Descrivendo l’impegno del Dicastero di cui è alla guida dal gennaio 2025, Koovakad sottolinea il lavoro per "facilitare l'incontro", "superare i pregiudizi", "difendere la libertà religiosa", "superare il linguaggio dell’odio" e promuovere "la cura della casa comune". Ricorda inoltre l’importanza dei documenti successivi — Dialogo e missione, Dialogo e annuncio, l'enciclica Fratelli tutti — come sviluppo dell’intuizione conciliare.

Il porporato conclude invitando tutte le religioni a "adottare la cultura del dialogo come via, la collaborazione comune come condotta, la conoscenza reciproca come metodo e criterio".

Il primo episodio del podcast riporta così il fondamento del percorso: il dialogo come via della pace, radicato nella fraternità evangelica, perché — come ricorda Papa Leone — il mondo ha bisogno "della nostra unità, della nostra amicizia e della nostra collaborazione".

 

11 dicembre 2025