Il video al Papa dalla parrocchia di Gaza: “Tutto il mondo prega per lei”
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
“Caro Santo Padre, qui da Gaza siamo quelli che stavano alla Messa di oggi. Fa molto, molto freddo, però vogliamo manifestarle la nostra gratitudine, la nostra vicinanza, la nostra preghiera. Tutto il mondo sta pregando per lei ed è molto riconoscente, e tutti desideriamo la sua salute”.
Vicinanza al Papa
Infagottati in giubbotti e sciarponi, in fila davanti all’altare sotto l’affresco della Sacra Famiglia che dà il nome alla chiesa, i parrocchiani di Gaza hanno mandato l’altro ieri un video di meno di 40 secondi al Papa per augurargli la pronta guarigione e assicurargli la loro preghiera in questo tempo difficile del ricovero al Gemelli.
Come potevano, d’altronde, il parroco Gabriel Romanelli e il suo popolo, rifugiato tra parrocchia e collegio, non stare vicino a quel Papa che dallo scoppio della guerra, senza mai mancare un appuntamento, ha telefonato ogni sera alle 19? Video-chiamate di meno di un minuto per informarsi sulla salute, sulle condizioni di vita, su cosa avessero mangiato quel giorno, per scherzare coi bambini e inviare la sua benedizione, a volte pure in arabo.
"Le auguriamo buona salute"
“Grazie tante, le auguriamo una buona salute, preghiamo per lei tutto il tempo”, si sente dire nel filmato da un uomo, anziano, di Gaza. Accanto a lui donne, bambini, suore Missionarie della Carità. Tutti insieme concludono in coro: “Dio la benedica tutto il tempo. Shukran, shukran!”.
Appuntamento fisso
Anche dalla sua stanza del Gemelli, Francesco nei primi giorni del ricovero ha chiamato il parroco e il suo vice, padre Yusuf Asad, entrambi sacerdoti del Verbo Incarnato. Nei primi due giorni della degenza – nonostante le difficoltà di salute e un black out in tutta Gaza City – sono state addirittura due le video-call che il Papa ha effettuato tramite lo smartphone di uno dei pochi collaboratori ammessi al decimo piano. Negli ultimi giorni il Pontefice, a motivo anche dell’aggravamento delle sue condizioni – che, riferiva ieri il bollettino vaticano serale, hanno mostrato un “lieve miglioramento” – non era riuscito a mantenere l’impegno con gli amici gazawi. L’ha fatto ieri, come riferito dalla Sala Stampa vaticana, telefonando in serata alla Sacra Famiglia. E proprio per ringraziare del video ricevuto.
"Una chiamata benedetta"
"Una chiamata benedetta", la definisce padre Romanelli in un video diffuso tramite canali social. "Come ha fatto quotidianamente fin dall’inizio di questa terribile guerra, ieri Papa Francesco ci ha chiamato ancora una volta per esprimerci la sua vicinanza, per pregare per noi e per darci la sua benedizione", dice il sacerdote nel filmato. "Come parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza, che appartiene al Patriarcato latino di Gerusalemme, siamo lieti e commossi nell' ascoltare la sua voce. Ci dà tanto conforto. È una grande gioia, anche in mezzo a tante prove, il fatto di sapere che, nonostante il suo delicato stato di salute, il Santo Padre continui a pensare e a pregare per tutti e per la Pace a Gaza e, allo stesso tempo, continui anche a ringraziarci, per le nostre costanti preghiere". Romanelli assicura di seguire gli aggiornamenti sulla salute del Papa dai canali ufficiali della Santa Sede, infine ribadisce l'invito a pregare "per la fine di questa guerra e per la Pace per tutta la Terra Santa e per tutto il Medio Oriente".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui