Il Papa: la Chiesa sia una famiglia di fratelli, tutti con la stessa dignità
Isabella H. de Carvalho – Città del Vaticano
La costituzione del Concilio Vaticano II, Gaudium et Spes, ci ricorda che tutti i membri della Chiesa, dai più piccoli ed emarginati, sono “uniti in Cristo” in una “fratellanza universale” dove tutti hanno “la stessa dignità”. Francesco lo ha evidenziato nel suo discorso ai membri della Fondazione Gaudium et Spes, organismo che si occupa di progetti di assistenza sociale e di conservazione culturale con sede a Puerto Rico e nel mondo. Il Papa li ha ricevuti questa mattina, 14 febbraio, a Casa Santa Marta, e nel suo discorso ha rammentato come il documento conciliare, da cui la Fondazione trae il nome, evidenzia “lo spirito sinodale della Chiesa” che si “manifesta nella solidarietà, specialmente verso quanti più soffrono”.
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Il lavoro a favore dei poveri
Il Pontefice ha espresso gratitudine per il lavoro della Fondazione “a favore dei più poveri” che - ha sottolineato - rende “attuale” la costituzione Gaudium et Spes, “gioia e speranza”, incentrata sul ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo e pubblicata l’ultimo giorno del Concilio. Il documento ribadisce ai fedeli che tutti i membri della Chiesa fanno parte di un unico corpo, una “famiglia”, che rimane unita e solidale “per mezzo dello Spirito Santo, che è Amore”, ha detto Francesco.
Questa forza dello Spirito Santo ci porta a essere strumenti dell’amore di Dio che vuole giungere a tutti gli uomini, senza distinzione
Nutrimento dalla Eucarestia
“Il nutrimento di questa famiglia che si riunisce per mangiare insieme la domenica nella Messa, è l’Eucarestia. Formiamo un solo corpo, perché mangiamo lo stesso pane - ha proseguito il Papa -. È il cibo spirituale che si serve a tutti in egual misura, e ci fa vivere in comunione con Dio e con i nostri fratelli”.
Segni di speranza per chi soffre
In questo anno giubilare segnato dal tema “Pellegrini di Speranza”, Papa Francesco ha inoltre ringraziato i membri presenti all’udienza per essere “motivo di speranza per tante persone che soffrono e sono scoraggiate” e che “attraverso le vostre opere, sentono che Dio le accarezza e le consola nelle sofferenze”.
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