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Papa Francesco (foto d'archivio) Papa Francesco (foto d'archivio)

Il Papa scrive alla rivista "Il Regno": voce autorevole del Concilio e del post-Concilio

Il quindicinale di studi culturali e religiosi celebra l'anniversario dei 70 anni con un messaggio augurale del Pontefice: "Ha accompagnato la vita della Chiesa alimentandone le istanze riformatrici". Lettera del presidente della CEI, il cardinale Zuppi: "Ha dato e continua a dare un contributo fondamentale alla vita della Chiesa italiana"

Vatican News

"Voce autorevole del Concilio e del post-Concilio in Italia". Con queste parole Papa Francesco definisce la rivista di studi religiosi e culturali Il Regno, in una lettera inviata lo scorso primo gennaio in occasione del 70.mo anniversario dalla fondazione. Il Pontefice riconosce il ruolo chiave de Il Regno nel dibattito ecclesiale e culturale italiano: "Ha accompagnato la vita della Chiesa alimentandone le istanze riformatrici, secondo lo spirito di rinnovamento del Concilio" e "svolge un prezioso lavoro di informazione, di documentazione e di interpretazione di questo nostro tempo".

Zuppi: un contributo al dialogo e alle riforme

Negli stessi giorni, anche l’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, ha fatto pervenire alla redazione e al suo direttore un analogo messaggio. Per il cardinale la rivista ha dato e continua a dare un contributo fondamentale alla vita della Chiesa italiana: "Ha seguito con attenzione le sfide principali del rinnovamento, ad iniziare dalla catechesi, la diffusione della formazione teologica, la riforma degli assetti istituzionali ecclesiastici e il rinnovamento dei ministeri". Il Regno, secondo Zuppi, ha sempre dato "un contributo particolare nella diffusione del dialogo ecumenico e in quello interreligioso. Sul piano dell’analisi e della comprensione degli assetti sociali e politici", "si è caratterizzato per una visione post-ideologica e ha documentato e interpretato con spirito critico i radicali cambiamenti nazionali e internazionali". 

Il direttore Brunelli: dal Papa e da Zuppi un atto di generosità

"La lettera che Papa Francesco ci ha fatto pervenire il 1° gennaio 2025, nel primo giorno di questo anniversario, assieme a quella dell’arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, cardinale Matteo Zuppi - scrive il direttore Gianfranco Brunelli - rappresentano un atto di generosità che ci onora e ci conforta, chiudendo qualche lontana crisi, e che ci gratifica e ci incoraggia, aprendo di nuovo l’orizzonte del nostro compito. Forse davvero quel granello di senape gettato tanti anni è divenuto una buona pianta". "La rivista è stata ed è uno strumento libero d’informazione e di documentazione religiosa e culturale - prosegue Brunelli - un luogo d’analisi, d’incontro tra coloro che hanno la stessa ispirazione cristiana; di confronto con persone di culture e di fedi diverse, che tuttavia hanno a cuore il principio della libertà e della dignità umana, perché queste sono lo specchio umano di Dio".

 

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20 gennaio 2025, 16:15