Cerca

Cookie Policy
Il portale Vatican News utilizza cookies tecnici o assimilati per rendere più agevole la navigazione e garantire la fruizione dei servizi ed anche cookies tecnici e di analisi di terze parti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookies.
ACCONSENTO
Con voi nella notte
Programmi Podcast
Papa Francesco alla recita dell'Angelus dal Policlinico Gemelli, accanto a lui alcuni dei bambini ricoverati Papa Francesco alla recita dell'Angelus dal Policlinico Gemelli, accanto a lui alcuni dei bambini ricoverati  

Il Papa all'Università Cattolica: la cura è espressione del cuore

A cento anni dalla Fondazione dell'Ateneo e a pochi giorni dalle sue dimissioni dal Policlinico Gemelli di Roma, Francesco in una lettera al rettore Franco Anelli rinnova i sentimenti di gratitudine per l'attenzione ricevuta e rilancia la vocazione dell'Università cattolica, "la promozione culturale e integrale della persona umana"

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano 

Una lettera che "scalda il cuore" di tutta la famiglia dell’Università Cattolica, è quella scritta dal Papa nei giorni scorsi al Rettore, il professor Franco Anelli, alla luce dei giorni di ricovero ospedaliero vissuti a Roma al Policlinico Agostino Gemelli dopo l'intervento al colon del 4 luglio scorso. Quello del Papa è - si legge nella lettera - "un pensiero grato e affettuoso per la vicinanza che ho sperimentato, per la cordialità genuina e premurosa che ho visto in ogni volto, per la professionalità di tutti coloro che si sono presi cura di me".

“La cura è espressione del cuore”

Cento anni di " futuro"

Francesco, rimarcando che il suo ricovero è avvenuto proprio nell'anno in cui " la Cattolica" compie cento anni di vita, si sofferma sulla frase che accompagna l'anniversario: “Un secolo di futuro”. In essa si rinnova infatti, la vocazione dell'Università del Sacro Cuore, cioè il "prendersi cura della persona umana" che - spiega - "è espressione del cuore". Da qui la sottolineatura del Papa:

È vero, la promozione culturale e integrale della persona umana apre le porte al futuro.

"Ho toccato con mano - scrive ancora - come non vi sia tempo, tra le corsie del Gemelli, per nostalgie o rimpianti del passato: la carne di Cristo sofferente nei malati di ogni età e condizione richiede uno sguardo presente e attento, capace di infondere speranza nei momenti della fatica e di guardare avanti".

Negli ammalati la carne ferita di Cristo

Ed è uno sguardo che, con rinnovata gratitudine, Francesco afferma di aver visto "in tanti volti", di "custodire nel cuore e di presentare al Signore". Gli stessi sentimenti seppur con parole diverse, il Papa li aveva espressi lunedì scorso, in una lettera colma di affetto e indirizzata al presidente della Fondazione del Policlinico Universitario, Carlo Fratta Pasini. Centrale anche lì la "cura" , la "premura" e l'"accoglienza" ricevute, ma soprattutto il lavoro che aveva colto nelle corsie di ospedale "delicato e impegnativo", "un’opera di misericordia" lo aveva definito che "attraverso gli ammalati, entra a contatto con la carne ferita di Gesù.”

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

21 luglio 2021, 11:25
<Prec
Marzo 2025
LunMarMerGioVenSabDom
     12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31      
Succ>
Aprile 2025
LunMarMerGioVenSabDom
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
282930