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San Gregorio, un mistico cantore di Maria

Il vicario del patriarca armeno cattolico di Beirut, monsignor Kevork Assadourian parla della figura di San Gregorio di Narek, poeta, monaco e teologo vissuto tra il 951 e il 1010, dottore della Chiesa, la cui statua in bronzo è stata inaugurata e benedetta oggi da Papa Francesco nei Giardini vaticani

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Al termine della cerimonia di benedizione della statua di bronzo raffigurante San Gregorio di Narek, il monaco armeno proclamato nel 2015 dottore della Chiesa da Papa Francesco, abbiamo raccolto la testimonianza di monsignor Kevork Assadourian, vicario del Patriarca armeno cattolico di Beirut. 

“Oggi è una grande festa per la Chiesa cattolica e per la Chiesa armena apostolica. San Gregorio di Narek – ci dice parlando del monaco vissuto tra il 951 e il 1010, che era anche poeta, mistico, filosofo e teologo – ha gettato un ponte tra le due Chiese sorelle. E’ stato veramente un teologo, un uomo di Chiesa, un uomo spirituale, che ha scritto anche molte lodi per la Vergine Maria, ma anche dei canti per i santi e per Cristo come salvatore e e uomo di misericordia. Lui ha parlato molto della misericordia divina, e ha dato tanto non solo alla Chiesa armena, ma adesso anche alla Chiesa universale che è la Chiesa cattolica”.

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05 aprile 2018, 17:51
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