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Emergenza umanitaria a Gaza anche a causa di freddo e maltempo. Qui una famiglia di sfollati a Khan Yunis Emergenza umanitaria a Gaza anche a causa di freddo e maltempo. Qui una famiglia di sfollati a Khan Yunis  (ANSA)

Gaza, oggi a Miami incontro tra Witkoff e i mediatori di Turchia, Qatar ed Egitto

Atteso per la giornata odierna un meeting di alto livello a Miami tra l'inviato speciale Usa, Steve Witkoff, e massimi rappresentanti di Turchia, Egitto e Qatar. Obiettivo far ripartire le discussioni sull'attuazione della "Fase 2" dell'accordo di pace per Gaza. Intanto rimane critica la situazione umanitaria: la Striscia è ancora devastata da maltempo e freddo, oltre che da continui raid israeliani soprattutto nel sud

Roberto Paglialonga - Città del Vaticano

È atteso per oggi un incontro che si terrà a Miami tra l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, e alti funzionari di Qatar, Egitto e Turchia per discutere della seconda fase del cessate-il-fuoco a Gaza. A riportarlo è Axios, che anticipa i contenuti di un rapporto nel quale i quattro Paesi additano sia a Israele che ad Hamas la responsabilità per i ritardi nell’attuazione della “Fase 2” dell’accordo.

Oggi a Miami Witkoff incontra Turchia, Qatar ed Egitto

All’incontro, al più alto livello di mediatori dall’entrata in vigore della tregua in ottobre, dovrebbero prendere parte il primo ministro qatariota, Mohammed bin Abdul Rahman al-Thani, il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, e il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty. Intanto, però, già ieri a margine di un meeting con il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, riferisce Al Jazeera, Al Thani avrebbe denunciato come "ritardi e violazioni del cessate-il-fuoco" stiano mettendo "a rischio l’intero processo" per la pace e pongano "i mediatori in una posizione di difficoltà". E come tali violazioni, precisa la stessa emittente, sarebbero state attribuite in realtà "a Israele".

Ancora raid israeliani su Rafah e Khan Yunis

Certo è che, mentre rimane ancora poco fluida la situazione sul piano negoziale, sul terreno non cessano gli attacchi. Almeno quattro palestinesi, tra cui una donna, secondo l’agenzia Wafa, sarebbero stati uccisi questa mattina in una serie di raid aerei israeliani che hanno colpito la località di Bani Suheila, a est di Khan Yunis, nel sud della Striscia. Altri bombardamenti sarebbero stati condotti anche a Rafah.

Drammatica la situazione degli sfollati a causa di maltempo e freddo

Drammatica continua poi a essere la condizione della popolazione, in particolare degli sfollati. "Le persone hanno bisogno di aiuto adesso che sono nelle tende, con le piogge, con il freddo, senza elettricità e acqua potabile", denuncia in un’intervista al quotidiano «Il Sole 24 Ore», padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza. "Tanti dicono che la guerra è finita — aggiunge — però la guerra continua, non con la ferocia di prima certo, tuttavia i bombardamenti continuano ad esserci". Proprio ieri un neonato di 29 giorni è morto all’ospedale Nasser di Khan Yunis, dopo due ore dal suo ricovero nel reparto pediatrico, supportato da Medici senza frontiere (Msf), a causa dell’ipotermia. Impossibile curarlo, nonostante gli sforzi dell’équipe medica. Secondo le autorità palestinesi, sarebbe così salito a 13 il numero delle vittime registrate nei nosocomi dall’inizio dell’attuale ondata di maltempo che ha portato anche un brusco calo delle temperature.

Gli Usa sanzionano due giudici della Cpi

Infine, polemiche sono scoppiate per la decisione degli Usa di sanzionare due giudici, provenienti da Mongolia e Georgia, della Corte penale internazionale (Cpi), accusati di essere "coinvolti direttamente in azioni politicizzate e illegittime contro Israele". Dura la risposta della Cpi che "deplora" l’annuncio fatto da Rubio come un "un attacco palese all’indipendenza di un’istituzione giudiziaria imparziale". Mentre, per parte sua, parole di sostegno sono giunte direttamente dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu.

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19 dicembre 2025, 11:16