New protests in Tanzania's main city after chaotic election

Tanzania, tra tensioni e violenze Hassan giura come presidente

Mentre le opposizioni contestano il voto elettorale con manifestazioni di piazza che hanno provocato morti e feriti, oggi Samia Suluhu Hassan ha prestato giuramento come per il secondo mandato consecutivo. Dopo l'appello del Papa ad evitare ogni forma di violenza, preoccupazione è stata espressa anche dalla comunità internazionale

Federico Piana- Citttà del Vaticano

In Tanzania, anche oggi, è stata una giornata ad alta tensione. In una sede privata di proprietà del governo a Dodoma, capitale del Paese africano, dove la gente ha preferito rimanere chiusa in casa ed i negozi non hanno alzato la saracinesca, Samia Suluhu Hassan ha prestato giuramento come presidente per il secondo mandato in una cerimonia riservata solo a pochi, selezionati, ospiti. La cerimonia si è svolta nonostante la nazione, dallo scorso 29 ottobre, sia stata scossa da violente proteste di piazza con le quali le opposizioni hanno contestato il risultato elettorale che ufficialmente ha visto assegnare al Partito della Rivoluzione, cui Hassan appartiene, oltre il 97 per cento dei consensi. I movimenti di minoranza hanno denunciato più volte l’esclusione immotivata ed illegale dalla competizione elettorale dei due principali contendenti lasciando di fatto Hassan come unica candidata alla presidenza.

Dubbi sul voto

Dubbi sul corretto svolgimento delle elezioni dello scorso 29 ottobre sono stati espressi, inoltre, dalla Missione di osservazione elettorale della Comunità di sviluppo dell’Africa australe (Seom). Gli oltre 80 osservatori che hanno monitorato il voto hanno rivelato «un mancato rispetto degli standard democratici che hanno dato luogo ad intimidazioni, episodi di censura e hanno generato  una mancanza di trasparenza sul territorio prima e durante il processo di voto». Anche se le autorità tanzaniane non hanno ancora diffuso il numero ufficiale delle vittime degli scontri, un portavoce delle Nazioni Unite, citando notizie certe e verificate, ha dichiarato che ci sarebbero stati una decina di morti nelle città di Dar es Salaam,  di Shinyanga e di  Morogoro. Diverso il bilancio diffuso dalle opposizioni secondo le quali le vittime sarebbero state addirittura centinaia. E mentre l’esercito continua a presidiare strade e piazze, il governo ha rinviato l’apertura delle università, prevista per oggi, mentre la rete internet continua a funzionare a singhiozzo lasciando isolata gran parte della popolazione.

Preoccupazioni e timori

Dopo l’accorato appello del Papa che ieri nel post Angelus aveva invitato «tutti a evitare ogni forma di violenza e a percorrere la via del dialogo», anche la comunità internazionale ha espresso preoccupazione per una situazione che potrebbe preso degenerare. L’Unione europea, attraverso l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, ha «esortato le autorità ad agire con  massima moderazione per preservare la vita umana» dopo aver «preso atto della proclamazione, da parte della Commissione elettorale nazionale indipendente, del risultato del voto». Preoccupati per possibili  nuove proteste e nuovi scontri sono anche gli Stati Uniti: il Dipartimento di Stato ha innalzato il livello di allerta portandolo da 2 a 3 e chiedendo ai propri concittadini di riconsiderare i viaggi già programmati e di evitare quelli futuri.

Contraccolpi possibili

Le tensioni che hanno colpito la Tanzania potrebbero presto  ridisegnare gli scenari e gli equilibri politici nella regione anche se, per il momento, alcune nazioni confinanti hanno riconosciuto la validità delle elezioni. Il presidente della Repubblica Democratica del Congo, Tshisekedi Tshilombo, e quello del Kenya, William Ruto, si sono complimentati con la presidente rieletta Hassan per la «schiacciante vittoria elettorale». Con un post sul suo account X, il presidente dell’Uganda, Yoweri Museven, ha sottolineato come la vittoria rifletta «la fiducia che il popolo tanzaniano ripone nella  leadership e nella visione di  Hassan».

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03 novembre 2025, 14:38