Al via in Egitto la prima fase negoziale sul piano Usa per la tregua a Gaza
Paola Simonetti – Città del Vaticano
L’anticamera del cruciale appuntamento negoziale di oggi in Egitto, sono stati colloqui preliminari tenuti con Hamas e con Paesi di tutto il mondo dal presidente statunitense, Donald Trump che lui stesso ha definito molto proficui, annunciando la possibilità che questa prima fase di confronto si concluda entro la settimana in corso. "Sto chiedendo a tutti di agire velocemente", ha aggiunto il capo della Casa Bianca.
Le richieste di Hamas
Un cammino diplomatico quello che si apre a Sharm El Sheik sul piano in 20 punti presentato dagli Stati Uniti, che si preannuncia però complesso, con il gruppo islamico palestinese che ha già fatto sapere di volere un cessate il fuoco immediato, il ritiro completo di Israele e uno scambio di prigionieri, anche ergastolani. Il gruppo militante ha anche smentito le notizie circolate nelle ultime ore di aver iniziato a raccogliere i corpi degli ostaggi deceduti e di aver accettato di consegnare le sue armi a un organismo sotto supervisione internazionale.
La posizione dell’Egitto
Le speranze espresse dal ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdel Aaty, al quotidiano saudita Asharq al-Awsat, sono quelle relative ad una "consegna delle armi di Hamas in un contesto palestinese, con il compito da parte dell’apparato di sicurezza dell'Anp di controllare Gaza dopo un periodo di transizione”, avendo come orizzonte politico, secondo Aaty, “la creazione di uno Stato palestinese”.
Sul campo ancora violenza
Ma la pace è ancora lontana per Gaza, dove gli attacchi israeliani sono proseguiti: solo ieri almeno 63 le vittime. L’Egitto, intanto, cerca di portare soccorso alla popolazione civile facendo arrivare decine di mezzi pesanti nell’area centrale dell’enclave palestinese. A renderlo noto l'emittente saudita "Al Arabiya" che ha spiegato come i nuovi campi saranno realizzati in un'area vicina ad Al Bureij, con l'obiettivo di "alleviare le sofferenze dei palestinesi e a impedire loro lo sfollamento" fuori dalla Striscia. Iniziate anche operazioni di rimozione delle macerie e di asfaltamento delle strade.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui