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Una pensionata argentina in protesta contro le riforme del governo Milei Una pensionata argentina in protesta contro le riforme del governo Milei 

L'Argentina alla prova delle elezioni di medio termine

Urne aperte nel Paese dell'America Latina oggi, 26 ottobre, per il voto legislativo volto a rinnovare parte dell'Assemblea nazionale e del Senato. Un banco di prova importante per il presidente Javier Milei e per il futuro della sua agenda in campo politico ed economico

Valerio Palombaro - Città del Vaticano

Le elezioni legislative per il rinnovo del Congresso di Buenos Aires sono uno snodo importante per il futuro politico ed economico dell’Argentina. Gli elettori sono chiamati alle urne oggi, domenica 26 ottobre, per eleggere metà dei seggi dell’Assemblea nazionale (126), la Camera bassa del Congresso, e un terzo dei seggi del Senato (24).

Un test per il governo Milei

Si tratta del primo test elettorale a livello nazionale per il presidente di destra Javier Milei, in carica dal dicembre 2023, dopo la brusca sconfitta del mese scorso alle provinciali nella regione della capitale Buenos Aires. Il voto legislativo arriva in un momento delicato per l’Argentina: le drastiche politiche improntate al liberismo e alla riduzione della spesa pubblica varate dal governo Milei sembrano riuscite a ridurre l’inflazione, ma hanno portato a una forte svalutazione della moneta locale. Di fronte alla svalutazione del peso argentino, a settembre Milei ha chiesto e trovato una sponda negli Stati Uniti dell’alleato Donald Trump. Da inizio ottobre, con un intervento sorprendente nel contesto delle politiche di Washington improntate “all’America First”, il Dipartimento del Tesoro statunitense ha avviato un piano da 20 miliardi di dollari per sostenere il valore del peso, che nelle settimane precedenti era diminuito molto in balia della sfiducia diffusa tra gli investitori internazionali. Trump ha inoltre promesso altri 20 miliardi di dollari per l’economia argentina tramite il sostegno del settore privato. Ma a patto di un’affermazione del partito di Milei alle prossime legislative: «Se perde, non saremo generosi con l’Argentina; se non vince, non sprecheremo il nostro tempo», ha dichiarato Trump dopo l’incontro con il presidente argentino lo scorso 14 ottobre alla Casa Bianca.

Gli equilibri nel Congresso di Buenos Aires

Il Congresso di Buenos Aires conta su una maggioranza relativa di deputati e senatori del Partito peronista di centro sinistra. Mentre il partito di Milei, la Libertad avanza, dispone di un ridotto numero di 37 deputati e sei senatori, così che per portare avanti il programma di governo ha dovuto trovare l’appoggio della destra tradizionale. Ma i recenti tagli all’istruzione e alla sanità, che hanno coinvolto anche un’importante ospedale pediatrico di Buenos Aires, sono stati duramente criticati anche dalla destra tradizionale. Tutto ciò mentre il governo Milei viene lambito dalle accuse relative a presunti casi di corruzione e un membro chiave della squadra economica dell’esecutivo, il segretario alle Finanze Pablo Quirno, è stato nominato nuovo ministro degli Esteri in seguito alle dimissioni di Gerardo Werthein. Gli ultimi sondaggi vedono così la Libertad avanza in calo al 36,7 per cento contro il 34,8 per cento dell’opposizione peronista, uno scarto molto inferiore rispetto ai dieci punti di distanza delle rilevazioni di agosto.

La Chiesa invita alla partecipazione

«Il vostro impegno e il vostro voto sono il fondamento della nostra democrazia», afferma intanto in una nota il Segretariato nazionale per i laici (Seplai) della Commissione episcopale argentina per la vita, i laici, la famiglia e la gioventù (Cevilaf). Di fronte al clima di sfiducia nei confronti della politica, il Seplai ha incoraggiato i fedeli a «non lasciarsi vincere dallo scoraggiamento» e a impegnarsi attivamente con un voto responsabile, invitando a informarsi, discernere e scegliere coloro che rappresentano i valori umani e cristiani. «In questo anno giubilare — conclude la nota — anche in politica siamo chiamati a essere pellegrini di speranza. A partecipare con speranza». 

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26 ottobre 2025, 09:23