Ancora pesanti attacchi israeliani su sfollati nel centro di Gaza
Roberto Paglialonga - Città del Vaticano
Sono 85 i morti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi israeliani su tutto il territorio palestinese. A comunicarlo è l’agenzia Wafa. Mentre 17 — oltre a molte persone rimaste ferite — sono le vittime nelle prime ore di oggi in un nuovo raid su sfollati, ospitati in una casa a nord di Al-Zawaida, nel centro dell’enclave. Secondo i servizi di emergenza, tra i caduti sotto le bombe ci sarebbero anche «diversi bambini». In cinque sono invece morti tra Khan Yunis e Bani Suhaila.
La denuncia dell'Onu
Le Nazioni Unite denunciano che l’esercito sta «infliggendo terrore alla popolazione palestinese della città di Gaza», contro la quale dal 16 settembre è stata avviata una massiccia offensiva via terra e via aria, «e costringendo decine di migliaia di persone alla fuga». Queste, evacuate in seguito agli ordini delle Forze di difesa israeliane e dirette verso sud, sarebbero ormai oltre 700.000.
La diplomazia degli Usa
Per quanto riguarda il fronte diplomatico, il piano per la pace a Gaza, presentato dal presidente degli Usa, Donald Trump, all’incontro con i leader arabi e musulmani a margine dell’assemblea generale Onu, avrebbe da questi raccolto impressioni positive. Lo anticipa Axios, secondo cui il progetto prevederebbe il rilascio di tutti i restanti ostaggi ancora detenuti dai gruppi islamisti, un cessate-il-fuoco permanente, il graduale ritiro di Israele dalla Striscia e un meccanismo di governo dell’enclave senza Hamas. Sarebbero previsti poi una forza di sicurezza che include i palestinesi, oltre a soldati di altri Paesi arabi, chiamati inoltre, questi ultimi, a finanziare la nuova amministrazione a Gaza e la ricostruzione. L’inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si è detto «ottimista che nei prossimi giorni saremo in grado di annunciare una sorta di svolta», e al contempo il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha incontrato sempre a New York i ministri degli Esteri dei Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc), insieme al segretario generale del Consiglio, Jasem Mohamed al Budaiwi, e al ministro degli Esteri kuwaitiano, Abdullah Ali al Yahya, ribadendo con loro l’impegno di Washington per la stabilità regionale e la cooperazione strategica.
Tensione in Cisgiordania e droni dallo Yemen
Intanto la tensione torna a salire in Cisgiordania (Stato di Palestina), dove le forze israeliane hanno confermato di aver ucciso a colpi d’arma da fuoco due persone nel villaggio di Tammun, sostenendo che questi — affiliati alla Jihad islamica, secondo l’Idf — stessero preparando un attacco terroristico. Sulla situazione in Cisgiordania, Trump, nell’incontro con i leader arabi a New York, ha detto di non voler permettere l’annessione minacciata più volte da parte di Netanyahu e dei ministri israeliani della destra religiosa estremista. Infine, un drone, lanciato dallo Yemen, si è schiantato su un centro commerciale a Eilat, nel sud di Israele, provocando almeno una ventina di feriti.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui