Aerei russi al confine estone. Trump: la Cina vuole far finire la guerra in Ucraina
Francesco De Remigis - Città del Vaticano
Dichiarazioni contrastanti e ricostruzioni ancora meno compatibili su quanto accaduto sui cieli estoni. Resta il fatto che ieri sono decollati dal fianco est della Nato due aerei caccia intercettori italiani per rispondere a quello che è stato definito dall’Alleanza atlantica uno sconfinamento non autorizzato di Mig russi sui cieli dell’Estonia. Ordine Nato, a cui il governo estone si è rivolto evocando l’articolo 4 del Patto atlantico. Mosca ha parlato di un semplice volo programmato dalla Carelia alla regione di Kaliningrad. Secondo la Federazione russa, lo spazio aereo estone non sarebbe dunque stato violato.
L'Estonia denuncia un'incursione di 12 minuti
Il ministero degli Esteri di Tallinn ha fornito dettagli precisi: l'incursione di venerdì è durata 12 minuti. E’ la quinta volta quest'anno che la Russia viola lo spazio aereo estone, spiega il Paese baltico, parlando di episodio "sfacciato e senza precedenti" e chiedendo consultazioni agli alleati Nato. “Non ci facciamo spaventare da Putin”, ha detto il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, invitando alla calma e ad evitare l’escalation. La violazione dello spazio aereo estone avviene poco più di una settimana dopo che le difese Nato hanno abbattuto droni presumibilmente russi sulla Polonia, sollevando preoccupazioni per le possibili conseguenze della guerra in Ucraina.
Zelensky: nella notte 40 missili e 600 droni
Il presidente ucraino ha denunciato un massiccio attacco missilistico e con droni russi su larga scala, che ha fatto scattare l'allarme antiaereo in tutto il Paese. Ovest compreso. Quanto accaduto in Estonia è “un grosso problema”, anche secondo il presidente americano Trump, che ieri, dopo aver parlato al telefono con il presidente cinese, ha detto: Xi Jinping vuole aiutarci a porre fine alla guerra in Ucraina, "stiamo lavorando duramente per trovare un accordo, vediamo cosa succede". Linea attendista del capo della Casa Bianca, più esplicita quella di Keith Kellogg, inviato speciale del presidente Trump, secondo cui l'incursione dei droni russi nello spazio aereo polacco del 10 settembre è stata un test della risposta della Nato, ha dichiarato Kellogg, inviato speciale del presidente Usa al Telegraph. "Se fosse successo tutto in una volta, forse si potrebbe definire un incidente. Ma sei ore di droni? Sono un test, un modo per vedere cosa farebbe l'Occidente".
Polonia in allerta massima
I nuovi attacchi russi, sempre più vicini al confine polacco, hanno intanto portato Varsavia ad alzare al massimo l'allerta. Aerei polacchi e degli alleati Nato sono stati schierati questa mattina presto per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco dopo che la Russia ha lanciato attacchi aerei contro l'Ucraina occidentale, vicino al confine con la Polonia. Colpita anche con un pesante attacco missilistico e con droni la regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina centro-orientale: almeno un morto e 13 feriti nell'incursione russa in un'area strategica di attraversamento del fiume Dnepr. La lunghezza del fronte, nell'oblast, è di circa 16 chilometri. Più a sud, ce n'è uno più esteso nella regione di Zaporizhia.
La vicepremier ucraina: il Papa è l'uomo della speranza
Papa Leone XIV "è l'uomo della speranza", ha affermato intanto, in un'intervista al quotidiano Avvenire, la vicepremier ucraina Irina Vereshchuk, che ha aggiunto: "Oggi il Paese guarda con fiducia a Leone XIV. Lo ringrazia per i suoi appelli per la pace e per i sui sforzi". Ricordando la visita in Ucraina di San Giovanni Paolo II del 2001, la numero due dell'esecutivo di Kyiv è tornata anche sulla possibilità di colloqui con Mosca: "Siamo pronti a riprendere i negoziati", ha affermato, "perché nessuno più dell'Ucraina desidera la pace".
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