Unicef, oltre 30 mila persone migranti intercettate in Italia nel 2024
Federico Azzaro - Città del Vaticano
Nel corso del 2024, l’Unicef ha assistito oltre 30 mila tra bambini, adolescenti rifugiati e migranti in Italia, offrendo protezione, supporto psicologico e opportunità di integrazione. Il Fondo Onu per l’Infanzia ha intensificato i suoi interventi, in particolare nelle aree di frontiera e transito, per garantire assistenza e tutela ai minori più vulnerabili. Nell’odierno Rapporto Annuale, l’Unicef indica che l’anno scorso, sono state circa 66mila le persone migranti e rifugiate arrivate in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, ritenuta tra le più pericolose per chi l’attraversa. Di queste due su 10 erano bambine, bambini e adolescenti, mentre oltre ottomila sono stati i minori stranieri non accompagnati
I numeri dell’azione dell’Unicef nel 2024
Nel Rapporto si evidenzia come l’organizzazione abbia fornito supporto diretto a 24 mila minorenni, attraverso azioni di protezione, salute mentale e prevenzione della violenza di genere. 900 gli adolescenti e giovani inseriti in programmi di affido familiare o supportati da mentori. Settemila i minori in condizioni di svantaggio, inclusi migranti e rifugiati, che hanno avuto accesso a percorsi di sviluppo delle competenze linguistiche, digitali e trasversali.
Un impegno costante per inclusione e protezione
Le attività del Fondo mirano a consolidare i servizi di prevenzione e risposta alle violenze su ragazze sfollate e migranti, creando spazi sicuri e potenziando il sistema di tutela volontaria. Sono stati inoltre promossi modelli di affido familiare per neo-maggiorenni e progetti di sviluppo delle competenze, con l'obiettivo di favorire l’inserimento sociale e rafforzare le capacità linguistiche dei giovani stranieri non accompagnati.
Le prospettive per il 2025
L’azione dell’U proseguirà incessantemente la sua azione per garantire un futuro più sicuro e inclusivo a bambini e adolescenti migranti in Italia. Per il 2025, l’organizzazione prevede di continuare il proprio impegno umanitario, puntando a raggiungere oltre 20 mila persone con interventi diretti e 200 mila attraverso iniziative digitali. Tuttavia, i dati mostrano un incremento del flusso migratorio rispetto ai numeri di marzo 2024, segnalando un aumento della presenza di persone fragili e bisognose di supporto.
Le parole del Coordinatore UNICEF in Italia
Ogni storia di chi affronta il Mediterraneo alla ricerca di un futuro migliore conferma che un intervento mirato può fare la differenza. Lo testimonia Nicola Dell’Arciprete, Coordinatore del programma UNICEF in Italia per l’Europa e l’Asia Centrale: “È essenziale trasformare queste esperienze in modelli concreti, ampliandone l’applicazione per costruire un sistema di accoglienza e inclusione più efficace e sostenibile”.
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