Ucraina, Putin aperto ad accettare una tregua, ma alle sue condizioni
Paola Simonetti – Città del Vaticano
Disposto a discutere per una tregua temporanea in Ucraina. Questo quanto rivelato sulla posizione del presidente russo, Vladimir Putin da Bloomberg secondo cui il Cremlino avrebbe trasmesso la proposta agli Stati Uniti durante i negoziati in Arabia Saudita dello scorso febbraio.
Le condizioni di Mosca
Putin insisterebbe su una tregua possibile solo con un accordo su un futuro trattato di cessate il fuoco e sulla composizione della missione di pace, precisando di voler scegliere i Paesi coinvolti, come la Cina e altri Stati "neutrali", ma escludendo categoricamente Nato, Francia e Regno Unito. Gli Stati Uniti, secondo le indiscrezioni di stampa, prevedrebbero di discutere i dettagli dell'accordo con l'Ucraina nei colloqui in Arabia Saudita del prossimo 11 marzo. Intanto, la Russia avverte l’Europa: "Il riarmo della Ue sta avvenendo per gran parte contro la Russia, che potrebbe essere costretta ad adottare risposte appropriate".
La posizione di Trump
Il presidente statunitense, Donald Trump, dal canto suo, giudicando l’Europa incapace di trovare una soluzione per la fine del conflitto in Ucraina, avverte che sta valutando "ampie sanzioni bancarie e dazi contro Mosca fino ad un cessate il fuoco”, esortando Mosca e Kyiv a sedersi al tavolo "ora prima che sia troppo tardi". Trump ha poi dichiarato ai giornalisti nello Studio Ovale che "è più facile negoziare con Putin che con Zelensky. Credo a Putin, penso che stiamo andando molto bene con la Russia. Trovo più difficile, francamente, trattare con l'Ucraina, che non ha le carte".
L’offensiva prosegue
Intanto, è salito a 12 morti e 30 feriti il bilancio delle vittime degli ultimi raid russi condotti nella notte sulla regione del Donetsk, all'indomani del massiccio attacco con droni e missili contro le infrastrutture energetiche del Paese. Lo hanno reso noto i soccorritori e le autorità locali. L’ucraina, ha contraccato nelle ultime ore con droni colpendo una raffineria di petrolio nella regione russa di Leningrado, danneggiando un carro armato, secondo quanto riferito dal governatore locale.
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