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Un muro di cemento incrinato con bandiere dipinte di Stati Uniti, Russia e Ucraina Un muro di cemento incrinato con bandiere dipinte di Stati Uniti, Russia e Ucraina 

Ucraina, la Russia non chiude alla tregua, ma chiede consultazioni con gli Usa

Pace ancora lontana per il conflitto nel cuore dell’Europa, con Mosca che temporeggia sulle proposte avanzate nei colloqui di Gedda fra Washington e Kyiv e pone le sue condizioni, giudicate impossibili dal presidente ucraino Zelensky, mentre gli Stati Uniti proseguono i loro sforzi di mediatori

Paola Simonetti – Città del Vaticano

"C’è ancora molto da discutere, sfumature da chiarire. La tregua dovrebbe essere duratura, scardinando i motivi di fondo del conflitto". Questa la posizione del presidente russo, Vladimir Putin, che ha incontrato a Mosca l'inviato Usa, Steve Witkoff, dopo i colloqui di Gedda fra Ucraina e Stati Uniti da cui è scaturita una proposta di cessate-il-fuoco di almeno 30 giorni. Dunque, a suo dire, emerge la necessità di "ulteriori consultazioni con gli Stati Uniti" a cui, comunque, Putin esprime "gratitudine" per gli sforzi a mettere fine al conflitto.

Le reazioni 

Una risposta, quella del presidente russo, che non soddisfa del tutto la Casa Bianca, secondo la quale le considerazioni di Putin sono “promettenti”, ma "non complete". Sarebbe "un momento molto deludente per il mondo – ha dichiarato Trump - se la Russia rifiutasse un piano di pace”. Le parole del presidente russo sono apparse invece all’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky come l’anticamera di un netto rifiuto alla tregua: “Vuole respingere la proposta degli Stati Uniti – ha aggiunto Zelensky - e, per riuscirci, pone richieste impossibili". Pieno sostegno a tutte le iniziative di Putin per porre fine alla guerra giunge, nel frattempo, dal principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed bin Salman. Nel corso di una telefonata con il leader del Cremlimo, bin Salman ha ribadito l'impegno del suo Paese "a facilitare il dialogo e sostenere tutti passi volti a raggiungere una risoluzione politica".  Putin, stando a quanto fatto sapere da una nota del Cremlino, ha dichiarato che "ha nota l'importanza di risolvere la crisi Ucrina" e ha espresso al principe ereditario bin-Salman la sua disponibilità "a continuare a contribuire in ogni modo possibile alla normalizzazione delle relazioni russo-americane". 

La situazione sul campo

L'esercito russo, intanto, sta mettendo in fuga le forze ucraine dalla regione del Kursk, dove Kyiv ha ordinato l’evacuazione di almeno otto località della zona. Nelle ultime ore la contraerea russa ha intercettato e distrutto quattro droni ucraini diretti verso Mosca, secondo quanto riferito dal sindaco della città, Serghei Sobyanin. Dal canto suo, l'esercito ucraino, ha distrutto 16 droni russi nel corso di un attacco notturno.

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