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2025.03.07 donne fra le stelle

Raccontare lo spazio attraverso lo sguardo delle donne

Al via ad Abano Terme la quarta edizione di “Donne fra le stelle” l’evento che celebra il ruolo della donna nella ricerca scientifica aerospaziale, promosso dall’Associazione "Donne fra le stelle", con il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana e della Regione Veneto. Il convegno che si conclude domani, vede la partecipazione di donne impegnate nei differenti campi dello spazio e della ricerca scientifica, che portano la testimonianza del loro impegno quotidiano

Marina Tomarro - Abano Terme

L'ambiente, le variazioni climatiche e l'ecologia spaziale, ma anche costellazioni di satelliti, spazzatura spaziale e legislazione spaziale. Sono queste le tematiche della quarta edizione Donne fra le stelle, l'evento che si è aperto oggi al teatro Pietro d'Abano ad Abano Terme e che si concluderà domani,. Protagoniste quelle donne che hanno intrapreso una carriera scientifica, astronautica, o nel settore aerospaziale, provenienti dai principali istituti e centri di ricerca europei, che vogliono raccontare le loro esperienze personali e professionali. La prima giornata dell'incontro si è aperta con una particolare attenzione ai temi dell'ambiente, delle variazioni climatiche e dell'ecologia spaziale. In particolare la qualità dell'aria che respiriamo, e del sempre più disastroso innalzamento delle temperature causa di cambiamenti climatici e di eventi estremi come inondazioni, uragani, ma anche di siccità che rendono i territori non più abitabili.

Uno spazio con troppi satelliti in orbita

“La nostra associazione nasce proprio con l'intento di sensibilizzare il ruolo della donna nella ricerca scientifica ed aereospaziale – spiega il fondatore di Donne fra le stelle Dante Fortunato – Cerchiamo di incoraggiare così le ragazze a scegliere nel loro percorso di studi le discipline scientifiche, e diventare ricercatrici perché il loro sarà un ruolo sempre più importante per la salvaguardia dell'ambiente. In questa edizione parliamo di ecologia nello spazio, perché è uno dei temi più sentiti soprattutto nelle esplorazioni spaziali, che ci consentono di capire qual è il grado di salute della terra. Diventa infatti importante raccontare di un'esplorazione corretta che non vada ad inquinare lo spazio” Oggi a causa di troppi satelliti lanciati che gravitano attorno alla Terra si è causata quella che viene definita la spazzatura spaziale. “Lo spazio purtroppo è saturo di questi satelliti – spiega il presidente Fortunato – e ce ne accorgiamo anche noi perché ci viene impedita la vista di un cielo stellato limpido. Il problema è che non esiste una regolamentazione sull'inquinamento dello spazio e questo sta diventando un problema, perché mette in pericolo anche noi. Infatti se uno di questi satelliti andasse fuori rotta, ci sarebbe un effetto domino, con il rischio che potrebbe cadere sulla Terra causando dei disastri enormi”

Un momento del convegno Donne fra le stelle
Un momento del convegno Donne fra le stelle

Progettare missioni spaziali nel rispetto dei pianeti e dell'uomo

La gestione dello spazio è stata proprio una delle tematiche centrali dell'incontro, dall'esplorazione umana alle possibilità di creare colonie e insediamenti a lungo termine portando ad esempio l'agricoltura fuori dall'orbita terrestre; ma anche di architettura spaziale, e del Sole, la stella che permette la vita sulla Terra. Spazio anche alla presentazione di libri su questo tema: “Ecologia spaziale, dalla Terra alla Luna a Marte” l'ultimo libro dell'astrofisica e dirigente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica Patrizia Caraveo ; e “Due soli nel Sole”, un romanzo con risvolti scientifici del fisico e astrofilo Francesco Veltri. “Quando progettiamo le missioni spaziali – sottolinea l'astrofisica Caraveo – dobbiamo tenere conto e rispettare l'ambiente dei pianeti e dei corpi celesti che andiamo ad esplorare. La prima regola ad esempio è quella di non portare batterie terrestri, nelle sonde che mandiamo sui pianeti, e gestire le loro attività in modo rispettoso. Questa cosa non sempre è stata fatta e proprio l'esperienza negativa ci dovrebbe insegnare a non ripetere certi errori”. E infatti proprio sulla Luna è rimasta quella che viene definita immondizia spaziale, come pezzi di sonda non più utilizzati e altro materiale. “Poi bisogna vedere anche la compatibilità del nostro corpo con le missioni spaziali – continua la Caraveo – ad esempio si parla spesso di andare su Marte, ma dobbiamo tenere conto che li ci sono le radiazioni cosmiche che difficilmente il nostro corpo sarebbe in grado di sopportare. Certo sarebbe interessante capire se miliardi di anni fa si sia mai sviluppata una forma di vita su questo pianeta, ma non bisogna sottovalutare la grande difficoltà di una missione come questa”

Lo spazio: un mistero che continua ad attrarre

Eppure lo spazio continua ad affascinare e la voglia di scoprire i tanti segreti che contiene diventa uno stimolo grande per la ricerca scientifica. “Ci sono diverse ragioni – spiega l'astrofisica – prima di tutto la qualità della nostra vita sulla Terra proviene dall'utilizzo di servizi spaziali. Pensiamo ad esempio alla geolocalizzazione che dipende dai satelliti. Se poi vogliamo una risposta più poetica possiamo dire che noi siamo figli delle stelle, perché tutti gli atomi che compongono il nostro corpo, ma non solo anche il pianeta su cui viviamo, sono stati prodotti dalle stelle, e forse è questa la ragione perché il mistero dello spazio ci attira così tanto” E la giornata di domani sarà dedicata alle premiazioni. Infatti nella mattina verrà consegnato ad Amalia Ercoli Finzi prima ingegnera Aeronautica d'Italia, il premio “Donne fra le stelle”, mentre nel pomeriggio, dopo una sessione dedicata all'esplorazione del cosmo e alle nuove tecnologie, ci sarà la consegna del premio nazionale “Rossella Panarese”, giunto alla seconda edizione e dedicato alla giornalista scientifica scomparsa nel 2021.

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07 marzo 2025, 13:34
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