Israele, migliaia di cittadini in strada per i funerali dei Bibas
Paola Simonetti – Città del Vaticano
In tutto Israele migliaia di cittadini si sono radunati per seguire anche da remoto il corteo funebre che accompagna le bare di Shiri, Kfir e Ariel Bibas, presi in ostaggio da Hamas il 7 ottobre 2023 e uccisi durante la prigionia a Gaza. Nella cittadina di Rishon Lezion, nel centro di Israele, le bare sono sfilate tra due grandi ali di folla che hano voluto far sentire la propria vicinanza ai sopravvissuti della famiglia Bibas. I funerali della madre e dei due bambini avvengono tuttavia in forma strettamente privata nella località di Zohar.
Domani un nuovo scambio
Saranno restituiti domani i corpi di altri quattro ostaggi israeliani deceduti durante la prigionia. L'annuncio è stato diffuso da Hamas dopo l'intesa raggiunta con Israele sulla liberazione di 602 detenuti palestinesi. Secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz lo scambio avrà luogo al valico di frontiera di Kerem Shalom.
La seconda fase dell’intesa di tregua
Con quest'ultimo scambio si avvia a conclusione la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco, lasciando così spazio all'inizio delle trattative per l'attuazione della seconda fase dell'intesa. Steve Witkoff, inviato del presidente Trump per il Medioriente, fa sapere da Washington che un tavolo delle trattative si aprirà a breve in Qatar o in Egitto. Intanto, il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, ha presentato un nuovo piano per la gestione della Striscia di Gaza, che verrebbe affidata all'Egitto per un periodo di almeno 8 anni, estrometendo così Hamas e l'Autorità Nazionale Palestinese. "Israele non può accettare che Hamas resti al potere mentre l'Anp non è né disposta né in grado di gestire la regione nel prossimo futuro. L'occupazione israeliana – ha aggiunto Lapid- non è né auspicabile né possibile”.
Le operazioni militari di Israele
L’esercito israeliano, intanto, non allenta il suo intervento fra Cisgiordania e Siria dove, nelle ultime ore sono stati effettuati arresti per uno sventato attentato dinamitardo e attacchi aerei contro depositi di armamenti. Almeno due le vittime nei pressi della capitale siriana, Damasco, secondo quanto denunciato dall'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui