Europa, al via la campagna di comunicazione sul Next Generation Eu
Stefano Leszczynski – Città del Vaticano
Il 2025 è un anno cruciale per l’utilizzo delle risorse del Fondo europeo per la ripresa che dovranno essere utilizzate entro la data del 31 dicembre 2026. Dei 750 miliardi di euro approvati dal Consiglio europeo in piena pandemia all’Italia è stata assegnata una delle quote più consistenti, pari a 194 miliardi. Per diffondere una migliore conoscenza dell’impatto di questi fondi sulla vita quotidiana dei cittadini europei la Commissione europea ha lanciato ieri una apposita campagna di comunicazione intitolata “Il futuro diventa realtà”. All’evento di presentazione presso lo spazio Esperienza Europa – David Sassoli di Roma i rappresentanti delle istituzioni europee in Italia.
Un'Europa vicina alla gente
La campagna, lanciata in diversi Paesi europei, è volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui vantaggi tangibili offerti dai progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sulle comunità locali attraverso il racconto delle storie di alcuni dei suoi protagonisti e sulle loro esperienze personali di crescita divenute possibili grazie ai fondi NextGenerationEU.
Local heroes
Tra le testimonianze più significative, quella di Imma : amministratrice delegata nel settore digitale in Campania che, con il supporto dei fondi NGEU, ha sviluppato contenuti per le scuole e gli studenti attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, favorendo la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e nel settore dell’imprenditoria femminile. E la storia di Lucia, disabile e attrice di teatro, che è stata agevolata nel suo percorso di autonomia grazie ad un’abitazione ristrutturata con fondi PNRR per meglio adattarsi alle sue esigenze.
Solidarietà e inclusione
Con questa campagna, l’Unione europea ribadisce il proprio impegno a costruire un futuro più resiliente, innovativo e inclusivo, sottolineando l’importanza del lavoro comune per affrontare le sfide attuali e future. Come spiega Francesco Rossi Salvemini, consigliere economico presso la rappresentanza in Italia della Commissione europea. “Il Pnrr include anche delle misure che potremmo definire in un certo senso immateriali, - spiega Rossi Salvemini - come il sostegno alle imprese, all'istruzione, alla ricerca e soprattutto misure per l'inclusione e le pari opportunità di tutti i cittadini”.
Attenzione alle donne e alle persone fragili
Sono almeno 2400 le imprese femminili che il Pnrr punta a far nascere entro il 2026. “Per questo obiettivo sono stati stanziati 400milioni di euro, - spiega il consigliere economico della Commissione – mentre ulteriori 500 milioni sono destinati ad aiutare nel proprio percorso di autonomia più di 4000 persone. Attraverso la ristrutturazione degli spazi domestici, ad esempio, che possono essere adattati ad esigenze particolari in maniera funzionale o attraverso la fornitura di servizi digitali e formativi sempre nell’ottica di una maggiore autonomia”.
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