Ucraina, Starmer e Zelensky firmano un’intesa della durata di cento anni
Silvia Gioavnrosa -Città del Vaticano
Mentre risuonava l’allarme antiaereo e i droni sorvolavano il cielo sopra il palazzo presidenziale di Kyiv, Ucraina e Gran Bretagna firmavano ieri, giovedì 16 gennaio, un accordo della durata di cento anni che mira a rafforzare la cooperazione bilaterale nel campo della difesa. Durante l’incontro, il primo ministro britannico Keir Starmer ha ribadito la necessità per l’Ucraina di mantenere una posizione salda nei confronti della Russia. Il premier britannico ha definito il momento “cruciale per le sorti della guerra e per gli equilibri in campo”, soprattutto in vista dell’insediamento alla Casa Bianca del neo presidente eletto degli Sati Uniti, Donald Trump.
Anche l’Italia promette sostegno a Kyiv
In visita dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky anche il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, il quale ha ribadito il sostegno dell’Italia al Paese in guerra. Per l’occasione, Zelensky ha conferito al ministro della Difesa l'onorificenza dell'Ordine del Principe Yaroslav il Saggio, per "l'importante contributo personale al rafforzamento della collaborazione fra i due Stati e il sostegno alla sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina", come riporta Ukrinform, l’agenzia di stampa ufficiale ucraina.
Il ritiro ucraino dal Kursk
Un comunicato del ministero della Difesa di Mosca intanto fa sapere che l’esercito ucraino si sta ritirando dal Kursk, regione russa occupata dall’Ucraina con un vasto attacco nell’agosto scorso. Secondo Mosca, 1.268 km quadrati del territorio della regione di Kursk sono stati liberati: “L’offensiva delle truppe russe procede in tutte le direzioni", si legge nella dichiarazione, "il nemico subisce perdite significative".
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