Corea del Sud, arrestato il presidente Yoon
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Per la seconda volta, dopo il tentativo effettuato i primi del mese, le forze dell’ordine si sono recate nella residenza del presidente deposto della Corea del Sud, Yoon Suk-Yeol, per arrestarlo, ma stavolta hanno trovato il consenso del 64enne ex procuratore generale, che si è consegnato alle autorità “per evitare spiacevoli spargimenti di sangue”, ha detto. Altrettanto spontaneamente Yoon si è presentato nella sede dell’Ufficio di indagine sulla corruzione per i funzionari di alto rango per l'interrogatorio. Per lui, già sottoposto alla procedura di impeachment, l’accusa riguarda dell’imposizione della legge marziale, ritirata poche ore dopo, il 3 dicembre 2024, interpretata come un tentativo di colpo di Stato.
Le reazioni nel Paese asiatico
Il presidente Yoon, di area conservatrice, prima dell’arresto ha diffuso un video in cui ha commentato quanto gli sta accadendo: è il primo presidente sudcoreano, infatti, seppur deposto, a finire in manette nella storia del Paese. “In Corea del Sud è crollato lo Stato di diritto”, ha detto nel videomessaggio. Il Partito democratico – la principale forza d’opposizione – parla di “ripristino dell’ordine costituzionale e della democrazia” nel Paese. Su quanto sta accadendo tra le reazioni internazionali quella del Giappone: il governo di Tokyo ha fatto sapere di monitorare gli sviluppi in Corea del Sud con "particolare e grave" preoccupazione. L'importanza delle relazioni bilaterali rimarrà comunque invariata e il Giappone continuerà a "comunicare in modo stretto con il Paese vicino".
Manifestazioni per le strade
Intanto per le strade di Seul si affollano i primi manifestanti pro o contro Yoon che stanno dando vita a proteste di segno opposto e la tensione resta alta. Ora, secondo le leggi della Corea del Sud, la Corte Costituzionale ha tempo fino a giugno per confermare o annullare la mozione approvata a metà dicembre dall’Assemblea nazionale che ha portato alla destituzione di Yoon. Le prossime udienze dell’ex presidente sono fissate già a partire da domani e dovrebbero concludersi i primi di febbraio.
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