Cerca

Cookie Policy
Il portale Vatican News utilizza cookies tecnici o assimilati per rendere più agevole la navigazione e garantire la fruizione dei servizi ed anche cookies tecnici e di analisi di terze parti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookies.
ACCONSENTO
Santa Messa
Programmi Podcast
Giornata mondiale dei malati di lebbra Giornata mondiale dei malati di lebbra 

La lebbra: una malattia che ancora crea emarginazione

Oggi ricorre la 68.ma Giornata mondiale per i malati di lebbra, voluta dal 1954 da Raoul Follereau. L’Aifo, l’associazione italiana amici di Raoul Follerau attiva nella cooperazione socio sanitaria nel mondo, dal 1961 è vicina a quanti soffrono di questa malattia e che spesso sono costretti a vivere ai margini di una società che ancora li rifiuta

Marina Tomarro - Città del Vaticano

Sono l’India e il Brasile i Paesi più colpiti dalla lebbra e che da soli rappresentano il 70% dei casi nel mondo. Infatti questa affezione, benché oggi sia perfettamente curabile, si sviluppa ancora in regioni povere, dove è carente la sanità di base in grado di prevenire il contagio e l’insorgere della malattia.  L’Aifo, l’Associazione italiana amici di Raoul Follerau, da sempre è impegnata nella cura delle persone che soffrono di questa patologia, promuovendo la medicina di base e aiutando le comunità.

Creare percorsi sanitari e di inclusione sociale 

 “La lebbra è ancora oggi una malattia presente in più di 120 paesi del mondo – spiega Giovanni Gazzoli medico di Aifo - e quindi non è una patologia debellata, ma che ancora oggi causa disabilità permanenti per il batterio che colpisce i nervi periferici degli arti superiori e inferiori e a volte anche l'apparato oculare. Per molti paesi dell'Africa, dell'Asia, del Sud America, è ancora un problema di salute pubblica molto sentito”.

Ascolta l'intervista a Giovanni Gazzoli

Oggi ci sono dei medicinali per poterla curare?

R - Certo. Oggi attraverso un’associazione di farmaci che si chiama polichemioterapia è possibile guarire le persone colpite. Purtroppo però nei Paesi della fascia tropicale e subtropicale, l'accesso ai servizi e la loro qualità è molto scarsa, per cui le persone malate a volte arrivano alla cura tardivamente, con delle disabilità già presenti e purtroppo permanenti. Quindi il peso sociale della patologia non è solo determinato dal numero dei malati, ma dal fatto che portano con sé i segni del morbo permanentemente, rimanendo quindi anche a carico dei sistemi sanitari nazionali di questi Paesi. Inoltre, nonostante sia una malattia curabile e non così facilmente trasmettibile come in passato, le persone colpite ancora oggi perdono il contatto col mondo del lavoro, con la famiglia e con la comunità in cui vivono, diventando emarginate. Per questo sono necessari programmi di controllo, che oltre a monitorare la malattia dal punto di vista medico, devono anche incrementare attività di inclusione sociale, e di recupero funzionale delle disabilità.

In che modo l’Aifo cerca di essere vicino a queste persone?

R -  L’Aifo gestisce le iniziative di controllo ed eliminazione della lebbra in cinque Paesi: in India, in Brasile, in Mozambico, in Guinea Bissau e anche in Cina. Noi in genere sosteniamo delle attività di sanità di base che includono anche il controllo della malattia, e quindi oltre a favorire il trattamento, focalizziamo l'attenzione sulla prevenzione delle disabilità e sull'inclusione sociale delle persone con disfunzioni causate dalla malattia o disabilità in generale. Oggi i programmi di controllo della lebbra non focalizzano l'attenzione solo sull'aspetto medico, ma anche sull'educazione sanitaria. Sono informazioni per la popolazione in generale, sui sintomi precoci della malattia, sulla riabilitazione socio-economica delle persone colpite e dei membri delle loro famiglie. Quindi si tratta di un'azione combinata e multisettoriale, dove la finalità principale, oltre al trattamento è anche difendere i diritti dei malati, proprio perché sono soggetti a emarginazione.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

31 gennaio 2021, 08:00
<Prec
Aprile 2025
LunMarMerGioVenSabDom
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
282930    
Succ>
Maggio 2025
LunMarMerGioVenSabDom
   1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031