Natale, il pranzo di Sant’Egidio che non dimentica nessuno
Vatican News
Poveri, anziani, famiglie in difficoltà sono loro gli invitati speciali per il pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio. “Un Natale – si legge in un comunicato - che non dimentica gli ultimi e che, alla fine di questo Giubileo della speranza, vuole inviare un forte messaggio di solidarietà e di pace ai tanti poveri che abitano nelle nostre città e ai popoli che soffrono per le guerre nel mondo”.
Nel 1982 nella Basilica di Santa Maria in Trastevere si tenne il primo pranzo di Natale con i poveri. Saranno centinaia le città italiane nelle quali si replicherà la grande festa e una settantina di Paesi del mondo, alcuni attraversati da guerre e violenza diffusa, vivranno la stessa iniziativa.
Alle 13 la basilica trasteverina si riempirà di senza dimora, anziani, famiglie in difficoltà, rifugiati, tra cui alcune persone arrivate in Italia grazie ai corridoi umanitari. Sono i poveri, amici di Sant’Egidio durante tutto l’anno. Per il banchetto della festa, possibile grazie al sostegno di numerosi volontari, le persone della Comunità si siederanno a pranzo con gli invitati, il menù previsto è composto da lasagne, polpettone, lenticchie, dolci natalizi. Una tavola in cui si confonde chi serve e chi è servito e in cui ciascuno riceverà un dono personalizzato, come avviene in ogni famiglia. Tante le iniziative che si stanno organizzando, per tutto il periodo natalizio, con distribuzione di pasti e regali, anche nelle carceri italiane, come a Rebibbia e a Regina Coeli, i due istituti di pena di Roma.
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