Europa, il Natale occasione per costruire comunità più inclusive e solidali
Francesco Ricupero - Città del Vaticano
Cresce in Europa l’impegno solidale di comunità cristiane, parrocchie e organismi caritativi che trasformano il Natale in una concreta occasione di aiuto e fraternità per i più vulnerabili. Da nord a sud del continente, decine di iniziative puntano a ridare speranza, dignità e calore umano a chi affronta difficoltà economiche, sociali o personali.
Supporto ai detenuti in Austria e in Tirolo
In Austria, per esempio, in diversi istituti penitenziari, i vescovi hanno celebrato funzioni religiose con i detenuti in questo periodo di Avvento. Oltre alle celebrazioni liturgiche, l’attenzione è rivolta ai colloqui con i carcerati, all’assistenza pastorale e alla distribuzione di doni sia per chi sta dietro le sbarre che per le loro famiglie. A Vienna, la cappellania carceraria si rivolge specificamente ai figli dei detenuti. Presso il carcere di Josefstadt, sono stati distribuiti orsacchiotti di peluche ai bambini che aspettano nell’area visitatori di vedere i genitori. L’obiettivo è offrire conforto, sicurezza e attenzione in quella che è spesso una situazione stressante per i piccoli, ha spiegato il cappellano capo, Jonathan Werner. «I parenti dei detenuti si sentono spesso soli e sopraffatti dalla situazione», ha affermato il sacerdote. L’arcivescovo metropolita di Vienna, Josef Grünwidl, ha visitato sabato scorso il carcere femminile nel castello di Schwarzau, dove ha celebrato la messa. Anche in Tirolo è stata dedicata particolare attenzione ai detenuti, e nei giorni scorsi il vescovo di Innsbruck monsignor Hermann Glettler ha visitato l’istituto penitenziario cittadino: la tradizionale raccolta di doni organizzata dalla cappellania ecumenica del carcere ha mantenuto il livello degli anni precedenti. Infatti, tutti i 500 detenuti hanno ricevuto un pacco natalizio «con articoli utili come caffè, cioccolato e prodotti per l’igiene», informa la diocesi di Innsbruck. Inoltre, durante l’Avvento, in collaborazione con organizzazioni partner, sono stati acquistati, impacchettati e spediti regali per i figli dei detenuti.
In Germania la Caritas sostiene chi non ha casa
Un’iniziativa abitativa gestita dalla Caritas della diocesi di Rottenburg-Stoccarda aiuta le persone con opportunità limitate a trovare un appartamento. L’ente caritativo, dalla sua fondazione nel 2019, ha aiutato duemila persone a trovare un alloggio. «La nostra iniziativa abitativa dimostra che un alloggio a prezzi accessibili è realizzabile», spiega Annette Holuscha-Uhlenbrock, direttrice Caritas di Rottenburg-Stuttgart. "Gli appartamenti vuoti stanno finalmente tornando sul mercato". Il modello tedesco offre sicurezza ai proprietari, poiché include garanzie di affitto e fornisce supporto sociale ed educativo ai nuovi inquilini. Anche i comuni traggono vantaggio dalla stipula di contratti di affitto regolari, altrimenti dovrebbero trovare alloggi per persone e famiglie senza fissa dimora all’interno delle loro comunità. Dal 2019 l’iniziativa è stata sostenuta con oltre 8 milioni di euro dal fondo ecclesiastico “Alloggi a prezzi accessibili” della diocesi di Rottenburg-Stoccarda.
Cristiani contro la povertà nel Regno Unito
Contro la povertà, in particolare quella infantile, sono scese in campo le comunità cristiane d’oltremanica, dove un bambino britannico su tre, secondo un rapporto intitolato “Beyond belief”, “Da non crederci”, realizzato da “Christians against poverty”, “Cristiani contro la povertà”, durante questo Natale, rischia di rimanere senza cibo. Per molte famiglie, la preoccupazione più grande è la sopravvivenza, non i regali, e i genitori sono costretti a rinunciare a nutrirsi per dar da mangiare ai figli. “Christians against poverty”, organizzazione ecumenica che lavora per combattere la povertà, dal 2010 ha aiutato oltre 33.000 britannici a uscire da una situazione debitoria. Nello stesso rapporto viene anche documentato l’importante ruolo che Chiese e organizzazioni cristiane britanniche stanno svolgendo per aiutare i più poveri. Durante gli ultimi 5 anni, infatti, circa 12,5 milioni di adulti britannici, il 23 per cento della popolazione, hanno dichiarato di aver ricevuto aiuto da una chiesa locale o da un’organizzazione cristiana. Per circa 35 milioni di cittadini del Regno Unito, il 65 per cento della popolazione, le chiese e le organizzazioni cristiane svolgeranno un ruolo importante nel garantire sostegno a famiglie e individui che fanno fatica durante il prossimo anno. Circa la metà dei giovani-adulti tra i 18 e i 34 anni, il 49 per cento, hanno confermato che loro, un famigliare o un amico sono stati aiutati da una chiesa locale o da un’organizzazione cristiana negli ultimi 5 anni. “Cristiani contro la povertà” ha anche lanciato un appello per raccogliere 300.000 sterline, oltre 342.000 euro, per aiutare durante questo Natale le famiglie britanniche che si trovano in debito. Queste molteplici iniziative testimoniano un tessuto solidale forte e variegato, fatto di professionisti della carità ma soprattutto di semplici cittadini, parrocchie, volontari e giovani impegnati a trasformare la festa in un momento di vicinanza reale verso chi sperimenta solitudine, povertà o emarginazione. Il Natale, in questa prospettiva, diventa così non solo una celebrazione religiosa e culturale, ma una chiamata all’azione concreta per costruire comunità più inclusive e solidali.
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