Africa del Sud, Leone XIV ai vescovi: continuate a operare per il bene della Chiesa
Cecilia Seppia – Città del Vaticano
Sono riuniti dal 24 settembre all'Esibayeni Lodge nel cuore del Regno di Eswatini, i vescovi di sei Conferenze episcopali dell’Africa meridionale, in occasione della XIV Assemblea Plenaria ma anche per celebrare il Giubileo d’oro dell’IMBISA (Inter Regional Meeting of Bishops of Southern Africa). 50 anni di storia, di sfide e scelte pastorali in contesti non sempre facili anzi spesso attraversati dalla secolarizzazione e da tensioni socio-politiche. Ai presuli di Angola, Botswana, Eswatini, Lesotho, Mozambico, Namibia, São Tomé e Principe, Sudafrica e Zimbabwe, il Papa invia la sua benedizione colma di “sincera gratitudine”. Lo fa in una lettera, letta ieri 25 settembre in apertura dell’incontro, a firma del sostituto della Segreteria di Stato, l’arcivescovo Edgar Peña Parra.
“Sua Santità - si legge nel testo - esprime la sua sincera gratitudine per il prezioso servizio che la vostra Assemblea ha reso alle comunità cristiane della regione negli ultimi cinquant'anni. Egli confida che l'opera di questa istituzione interregionale continuerà a consentire la partecipazione attiva del Popolo di Dio alla missione evangelizzatrice della Chiesa. Prega inoltre affinché, rafforzato dai legami di fraterna solidarietà, il vostro cammino sinodale possa trarre costante nutrimento dal cuore compassionevole del Signore, mentre operate per il bene della Chiesa e della società in generale”
Compassione e fede
“Un cammino sinodale, alimentato dalla compassione e fervente nella fede come pellegrini di speranza” è infatti il tema scelto per l’Assemblea plenaria, aperta ieri dal presidente dell'IMBISA, l'arcivescovo Liborius Ndumbukuti Nashenda, subito dopo la Santa Messa: ecco perché il Papa insiste sulla capacità di sentire l’altro, di “patire con” lui: non una vicinanza effimera ma concreta mutuata e plasmata dall’amore di Dio. Ed è proprio la compassione, insieme alla fede certamente, il tratto più evidente con cui questi vescovi e i loro predecessori si sono messi a servizio del popolo di Dio e continuano la loro missione.
Camminare insieme
Nel suo discorso, l'arcivescovo Nashenda ha ricordato ai presuli che l’Anno giubilare 2025 non è solo una celebrazione del passato, ma un invito a rinnovare il loro impegno a costruire ponti di dialogo, promuovere la non-violenza e dunque favorire la pace in ogni ambito. Per far comprendere l’importanza di camminare insieme, l'arcivescovo ha anche citato un proverbio africano: “Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme agli altri”. E’ insieme che si fa la strada, passo dopo passo senza cedere alla paura e all’incomprensione. Il vescovo della diocesi ospitante, José Ponce de León della diocesi di Manzini dando un caloroso benvenuto ai partecipanti, ha ricordato il ruolo storico che l'Eswatini ha svolto all’interno l’IMBISA sin dalla sua fondazione nel 1975, organizzando e ospitando le prime assemblee plenarie e persino la sede del suo primo ufficio. Con gioia infine ha osservato che la plenaria di quest'anno ha attirato uno dei più alti numeri di vescovi mai registrati, segno di un desiderio della Chiesa di voler essere partecipe del cambiamento.
La Chiesa e il Regno di Eswatini
Il vescovo Ponce de León ha anche parlato della partnership di lunga data tra la Chiesa cattolica e il governo del Regno di Eswatini, che insieme al Lesotho e al Marocco è una delle tre monarchie dell’Africa, in particolare nei settori dell'istruzione, della sanità e dei servizi sociali. Il primo ministro del Regno di Eswatini, rappresentato dal ministro dell'Istruzione Owen Nxumalo, ha voluto poi portare i saluti di Sua Maestà il Re Mswati III. Ha descritto l'Eswatini come una nazione fondata sui valori cristiani imprescindibili, ricordando che fu proprio Re Mswati II ad accogliere i primi missionari nel 1844. Ha elogiato il contributo della Chiesa cattolica all'istruzione, alla salute e all'assistenza dei più bisognosi, sottolineando che la Chiesa gestisce attualmente 47 scuole elementari, 13 scuole superiori e un istituto infermieristico, che il Re spera possa presto diventare un’università cattolica di prestigio.
Ponti di riconciliazione e pace
All’incontro che si concluderà domenica 28 settembre partecipa anche il nunzio apostolico in Sud Africa e Lesotho, l'arcivescovo Henryk Mieczysław Jagodziński, alla sua prima visita ufficiale in Eswatini. Anche lui ha elogiato i vescovi dell'IMBISA per il loro spirito di sinodalità duraturo, per la capacità di confrontarsi in amicizia e fraternità su temi complessi, quindi li ha incoraggiati a continuare a camminare come pellegrini di speranza, costruendo ponti di riconciliazione e pace. L'incontro di questi giorni è caratterizzato da riflessioni, preghiere e discussioni sulle speranze e le sfide che la regione deve affrontare: dalla governance alla giustizia sociale, dalla necessità di far crescere una leadership giovanile, alla salvaguardia del Creato, alla promozione della pace.
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