Iusve, seminario di studio sulla cura della casa comune
*Marco Sanavio
A dieci anni di distanza dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si' l'Istituto Universitario Salesiano Venezia (Iusve) ha organizzato un seminario di studio sulla cura della casa comune dal titolo: "Arca, ipotesi di speranza per un'utopia concreta nel tempo di un nuovo diluvio", animato da relatori e ospiti di caratura internazionale. "In linea con la logica contenuta nella Laudato si’ secondo la quale “tutto è connesso” - hanno spiegato i direttori scientifici dell'evento, Lorenzo Biagi e Michele Marchetto - esperti di varie discipline sono stati chiamati al dialogo per alimentare la speranza di una trasformazione ecologica: un'utopia, sì, ma realizzabile, in vista della stesura di un Manifesto dell'ecologia integrale che promuova una prospettiva positiva in un'epoca particolarmente critica, da noi definita “nuovo diluvio”, e che verrà elaborato nei prossimi mesi".
Il contributo di oltre 30 studiosi
L'evento ha radunato più di 30 studiosi che hanno contribuito con le loro ricerche alla crescita della collana di volumi "Arca", curata da Iusve per Castelvecchi Editore, tra i quali Angela Ales Bello (Pontificia Università Lateranense), Luigi Alici (Università di Macerata), Vincenzo Ambriola e Andrea Borghini (Università di Pisa), Laura Boella (Università Statale di Milano), Michelangelo Bovero (Università di Torino), Rocco D’Ambrosio (Pontificia Università Gregoriana), Marco Dal Corso (Istituto di Studi Ecumenici “San Bernardino”), Maurizio Franzini e Michele Raitano (Università La Sapienza), Roberto Magnani (AEIT, Enia), Walter Magnoni (Università Cattolica del Sacro Cuore), Claudio Monge (Dominicans Study Institute, Istanbul), Enzo Pace (Università di Padova), Nando Pagnoncelli (Ipsos), Joshtrom I. Kureethadam e Fabio Pasqualetti (Università Pontificia Salesiana).
Nel solco della Laudato si’
“Dieci anni di Laudato si’ - ha spiegato Walter Magnoni - significano prassi, tentativi di percorso e cambi di paradigma non solo dal punto di vista culturale ma anche da quello dell'agire sociale. Un risultato reso possibile grazie dalla presa in carico dell'ecologia integrale come chiave di volta decisiva per superare il paradigma tecnocratico dominante, per cogliere che tutto è connesso e che l'uomo può vivere la dimensione del dono e della gratuità e attraversare la terra senza calpestarla”. Il metodo di lavoro che ha guidato ricercatori e studenti provenienti dalle varie discipline ha previsto diversi livelli di confronto basati su parole chiave e domande di ricerca evidenziando, tra i vari assi di riflessone, quello della solidarietà intergenerazionale come strategia d’uscita. “Dalla pubblicazione dell’enciclica a oggi mi sembra che le persone siano cresciute amando di più il creato - ha aggiunto Rocco D’Ambrosio - proteggendolo per assicurare la speranza di una vita migliore a tutta la comunità. Nella Laudato si’ il tema della solidarietà intergenerazionale è un tema fondamentale ma si rende necessario un ascolto della voce, in particolare oggi, delle giovani generazioni, affinché, si possa procedere in una prospettiva integrale".
Inclusione e logica dell’incontro
I partecipanti ai focus group dell’evento hanno messo in rilievo come la lettera enciclica sulla cura della casa comune non proponga tanto un modello politico o economico specifico ma un criterio di impegno personale e comunitario, basato sulla condivisione della condizione umana, in grado di includere tutti nella logica dell’incontro, come ha sottolineato anche don Fabio Pasqualetti: “Abbiamo necessità di una tecnologia al servizio di quello che è la cultura dell'incontro che Papa Francesco propone, un paradigma che implica l'accoglienza dell'altro nella sua diversità, la capacità di ascoltarlo col cuore e di parlare col cuore. Le tecnologie possono realizzare queste condizioni anche in una prospettiva politica e di impiego della tecnologia a servizio dell'uomo”. Lo Iusve, che conta circa 2300 studenti impegnati nelle aree di Pedagogia, Psicologia e Comunicazione ed educazione, ha scelto di assumere l’ecologia integrale come paradigma che innerva tutta l’attività formativa. “L’evento relativo alla collana “Arca” - ha dichiarato il direttore dell’istituto universitario don Nicola Giacopini - organizzato in continuità con i progetti universitari proposti negli scorsi anni, ha rappresento un'occasione unica per riflettere sul futuro del pianeta e del nostro ruolo di cittadini responsabili da integrare nel nostro paradigma formativo, un invito a costruire insieme un'arca di speranza per navigare le acque tumultuose del presente e approdare a un futuro più giusto e sostenibile”.
(*Marco Sanavio dei Salesiani di Don Bosco - Mestre; Credits video: Matteo Contarin - IUSVE)
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