
Tra i senzatetto di Sofia a portare cibo e speranza
Iva Mihailova - Città del Vaticano
È una delle giornate invernali più fredde di febbraio, fuori fa -11 gradi. I volontari dell'Ordine di Malta, accompagnati dagli operatori della Caritas di Sofia, distribuiscono pasti caldi ai senza tetto riuniti di fronte all’albergo Rila nella capitale bulgara. Molti arrivano dalla periferia per la distribuzione settimanale di cibo; sono tanti, si mettono in fila e alcune litigano perché le porzioni non bastano per tutti. Si gela, ma la gente ha fame.
"Abbiamo iniziato questo progetto qualche anno fa perchè abbiamo visto che la gente ne aveva bisogno e siamo molto grati al ristorante italiano Da Mamma Carla&Fabio che dona il cibo ogni giovedì", spiega ai media vaticani l'ambasciatrice dell'Ordine di Malta in Bulgaria Ursula Hofer Zuccoli e aggiunge: "Vogliamo portare loro non solo da mangiare, vogliamo dare attenzione e donare speranza a queste persone".
Assistenza mobile
Da ormai molti anni gli operatori del servizio mobile di assistenza ai senzatetto di Caritas Sofia donano loro un rapporto caloroso e rispettoso per la loro situazione. "Una gran parte della società o non li considera o li rifiuta", chiarisce Maria Markova di Caritas Sofia, spiegando che forniscono loro anche informazioni preziose sulle possibilità di alloggio, dove fare una doccia o dove poter mangiare a Sofia. Nella capitale bulgara sono presenti tre centri di accoglienza municipali dove però è possibile restare non oltre sei mesi. L'assistenza mobile della Caritas interviene anche a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini e cerca di portare il suo aiuto esaminando ogni caso nella sua complessità. "Ognuno ha una storia individuale, e molte di queste persone vivono per strada da molti anni, alcuni sono dipendenti da alcool o fanno uso di sostanze stupefacenti".
Dantes, la strada in “eredità”
Con noi, per darci una mano nella distribuzione dei pacchi, viene Dantes Denchev, 35 anni, che nel 2012 ha perso prima la mamma e poi il papà: assieme all’eredità dei suoi genitori, ha ereditato anche il pignoramento della casa di proprietà, che poco dopo la banca gli ha tolto. Trovandosi fuori di casa, ha vissuto in un garage per otto anni. Da poco ora vive per strada: quando fa caldo dorme nel giardino dietro la moschea, dove ci sono le sorgenti di acqua minerale calda; quando fa freddo chiede aiuto agli amici. Le sue cose sono ormai sparse in diversi posti e ha raccolto i suoi beni più preziosi in due borse. Dantes si presenta come attore, si esibisce per strada e mostra un ambizioso progetto di un programma artistico pari a 5 mln. di euro.
Il gesto che fa la differenza
Tra i destinatari dei pasti caldi dell'Ordine di Malta c’è Jancio Stoyanov, 65 anni. Anche lui è un artista e fa la comparsa ma ormai da tempo non recita in nessun film: dorme nel suo furgone e, a volte, in una stanza nel quartiere di Simeonovo. È molto contento del pasto caldo che riceve, perché è caldo e sazia. "Questo inverno fa più freddo dell'anno scorso" e - come spiega Maria Markova dalla Caritas Sofia - un pasto caldo fa veramente la differenza per queste persone". Recentemente, proprio per il grande freddo di questo anno, la Caritas ha distribuito sacchi a pelo, resistenti al freddo e al vento. Secondo Maria, lo Stato dovrebbe trovare un modo per riuscire a reinserire queste persone nuovamente nella società, "perché molti di loro, con l'aiuto appropriato, potrebbero trovare un lavoro e una stanza in cui vivere e così tornare ad una vita normale".
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