Pellegrini in Terra Santa Pellegrini in Terra Santa 

Pizzaballa, l'appello a riprendere i pellegrinaggi in Terra Santa

Il cardinale patriarca di Gerusalemme dei latini e il custode padre Patton invitano i pellegrini a tornare nei luoghi sacri dopo quindici mesi di assenza per il conflitto a Gaza: è un modo di rafforzare la fede e allo stesso tempo di aiutare i cristiani locali

Roberto Cetera - Gerusalemme

Nella mattina di oggi, 18 gennaio, nella piccola piazza antistante il Santo Sepolcro, il patriarca di Gerusalemme dei Latini, cardinale Pierbattista Pizzaballa, e il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, hanno rivolto un appello alla Chiesa universale affinché, a fronte della tregua che inizierà domani mattina alle 8,30 locali, possano riprendere presto i pellegrinaggi

[ Audio Embed Ascolta le parole del custode di Terra Santa padre Patton].

Pellegrini nell'anno del Giubileo

«Il senso del nostro appello — ha detto Patton — è quello di invitare a tornare in questa terra e incontrare i cristiani che da quindici mesi soffrono la mancanza di un contatto con la Chiesa universale ma anche le conseguenze economiche del conflitto. Migliaia di cristiani qui vivono principalmente dei proventi dell’accoglienza turistica dei pellegrini, soprattutto nell’area di Betlemme. E poi c’è il Giubileo in corso per il quale tre santuari di Terra Santa sono stati dedicati alla visita giubilare, a Gerusalemme, Nazareth e Betlemme. Rafforzare la nostra fede, dunque, attraverso i luoghi che hanno visto l’incarnazione, la passione e la resurrezione di Gesù. I nostri cristiani sentono tanto il bisogno di partecipare con voi pellegrini a questa riaffermazione della propria fede.

La Chiesa è pronta

Le nostre strutture ricettive sono pronte a riaprire già fin dalle prossime settimane, per accogliere chi vorrà condividere con noi il tempo di Quaresima e la Pasqua che quest’anno sarà particolarmente importante non solo per il Giubileo ma anche per la coincidenza di date con le altre confessioni cristiane», ha osservato il padre custode. Già in questi giorni, con la collaborazione del ministero del Turismo israeliano, un gruppo di preti responsabili dei pellegrinaggi nelle rispettive diocesi ha visitato la Terra Santa. «In questa esperienza abbiamo ascoltato il grido della Chiesa madre di Gerusalemme che attende di nuovo i suoi figli pellegrini nella terra di Gesù e Maria sua madre», ha dichiarato il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro, che guidava il gruppo di sacerdoti.

 

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18 gennaio 2025, 12:36