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Papa Francesco incontra i leader indigeni durante il pellegrinaggio penItenziale in Canada Papa Francesco incontra i leader indigeni durante il pellegrinaggio penItenziale in Canada

La Chiesa del Canada: la riconciliazione con gli indigeni sia “realtà vissuta”

In occasione del secondo anniversario del pellegrinaggio penitenziale di Papa Francesco in Canada nel 2022, monsignor McGrattan, presidente della Conferenza episcopale canadese, esprime l'auspicio che le azioni concrete intraprese dalla Chiesa in favore delle popolazioni indigene possano contribuire al raggiungimento della verità e alla riconciliazione

Christopher Wells – Città del Vaticano

Il viaggio penitenziale di Papa Francesco in Canada nel 2022 “è stato l'inizio di ciò che i vescovi avevano sperato e un passo significativo in questo viaggio di riconciliazione con i nostri popoli indigeni”: così monsignor William McGrattan, vescovo di Calgary e attuale presidente della Conferenza episcopale canadese ricorda con Radio Vaticana Vatican News la visita del Papa nel Paese nel 2022, in occasione del suo secondo anniversario. McGrattan sottolinea alcune delle iniziative concrete intraprese dalla Chiesa in Canada negli ultimi due anni, tra cui la creazione di un fondo di 30 milioni di dollari per progetti di guarigione e riconciliazione, la facilitazione dell'accesso trasparente ai documenti della Chiesa e i continui sforzi di dialogo e ascolto.

Muovere i primi passi

I vescovi sono anche impegnati nella promozione di una più profonda comprensione della cosiddetta "Dottrina della Scoperta", che si concentra sull'esame del concetto da una prospettiva storica ed educativa. Inoltre, è stata recentemente avviata una discussione sul tema dei manufatti indigeni custoditi dai Musei Vaticani, in cui si valuterà anche la possibilità di una collaborazione con il governo canadese finalizzata all’eventuale restituzione di alcuni di questi beni. “Si tratta di passi iniziali”, prosegue monsignor McGrattan, alcuni dei quali sono ancora in fase preliminare, tuttavia si spera "che portino qualche frutto in futuro”.

Monsignor McGratten con Papa Francesco (archivio)
Monsignor McGratten con Papa Francesco (archivio)

Le sfide di oggi

Il presule osserva anche che gli sforzi per sostenere i progetti indigeni attraverso il Fondo per la Riconciliazione Indigena hanno contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica non solo sul passato, ma anche sui problemi attuali delle comunità indigene canadesi, tra cui l'assistenza sanitaria e l'accesso ai servizi sociali: “Stiamo osservando che l'eredità delle scuole residenziali e anche alcune politiche governative hanno creato un'emarginazione di cui forse la maggior parte dei canadesi e dei cattolici non è consapevole - spiega il vescovo - penso che questo sia un primo passo per diventare più consapevoli e più coscienti della devastazione” causata da quell'eredità.

Papa Francesco durante il viaggio apostolico in Canada
Papa Francesco durante il viaggio apostolico in Canada

Una realtà vissuta nel concreto

Il presidente della CCCB aggiunge poi che vedere alcuni dei frutti del Comitato di riconciliazione indigena - che identifica i progetti da sostenere con il Fondo - può aiutare i cattolici a diventare più consapevoli di come i loro contributi sostengano il lavoro degli anziani e di altre popolazioni indigene per le loro comunità. “Penso - spiega - che li aiuti sapere che c'è questo passo di riconciliazione e di ricerca della verità che è concreto, e che stanno partecipando in modo significativo”. Infine, richiamando il continuo soffermarsi di Papa Francesco sull'importanza della memoria nel formare un popolo e una cultura, monsignor McGrattan conclude riconoscendo “l'impatto negativo” del sistema delle scuole residenziali: “Speriamo che i passi che stiamo compiendo ora possano iniziare in qualche modo a rimediare e a permettere che la verità e la riconciliazione siano una realtà realmente vissuta qui in Canada con le nostre comunità indigene”.

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