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Il cardinale Bechara Raï col Papa Il cardinale Bechara Raï col Papa 

Qatar: prima chiesa maronita del Golfo benedetta dal patriarca Raï

Nella sua visita pastorale a Doha, il porporato è stato ricevuto dall’emiro e dai vertici istituzionali locali. La nuova chiesa di San Charbel sarà pronta entro 18 mesi, dice padre Charbel Mhanna, rappresentante del patriarca maronita in Qatar

Giada Aquilino - Città del Vaticano

È dedicato a San Charbel il primo luogo di culto per la comunità maronita in Qatar e in tutto il Golfo Arabico: la futura chiesa sorgerà a Doha su un terreno offerto dalle autorità dell’emirato e la prima pietra è stata posta venerdì scorso dal patriarca maronita, il cardinale Bechara Raï. Nella sua visita pastorale di quattro giorni a Doha, appena conclusa, il porporato è stato ricevuto dall’emiro del Qatar, Tamim ben Hamad al-Thani, e dai vertici istituzionali locali.

Visita storica del patriarca Raï

Quella del porporato “è stata una visita storica”, commenta padre Charbel Mhanna, rappresentante del patriarca maronita in Qatar e presidente del Comitato per la costruzione della chiesa di San Charbel, raggiunto telefonicamente a Doha, dove i libanesi residenti sono quasi 30 mila. La decisione di donare un “terreno di 10 mila metri quadri” su cui sorgerà l’edificio è un “gesto di apertura da parte dello Stato” - com’era successo anche per la chiesa cattolica di Nostra Signora del Rosario, già operativa da una decina d’anni - e anche “un segno di rispetto verso le Chiese orientali”, osserva il sacerdote.

Momento di apertura

Il Qatar vive un momento particolare, con nuove vie per il commercio e indici di crescita positivi secondo il Fondo monetario internazionale, nonostante le tensioni con Arabia Saudita, Egitto, Bahrain ed Emirati Arabi Uniti che nei mesi scorsi avevano accusato Doha di sostenere gruppi terroristi. “Il Qatar oggi sta andando avanti verso un’apertura e uno sviluppo notevoli, nonostante i Paesi dell’area si siano dichiarati contro” Doha: non si può parlare di “guerra”, sottolinea il religioso non volendo entrare in questioni politiche, ma di una comune “posizione contro il Qatar”.

Entri 18 mesi pronto l’edificio di culto

Come auspicato dal patriarca Bechara Raï, “speriamo che San Charbel dia pace e tranquillità a tutti i Paesi arabi e in particolare al Qatar”, conclude il sacerdote maronita, annunciando che “entro 18 mesi saranno pronti l’edificio della chiesa e l’oratorio, mentre a seguire saranno costruiti i saloni, gli uffici, la cappella, la scuola e la residenza per i sacerdoti”.

Ascolta e scarica l'intervista a padre Charbel Mhanna

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23 aprile 2018, 15:25
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